Considerato un punto di riferimento tra le istituzioni culturali di New York, il Metropolitan Museum ha fatto slittare la riapertura, prevista il primo luglio, alla seconda meta' di agosto "o alcune settimane piu' tardi". In un segnale delle incertezze sull'andamento della pandemia da Coronavirus e la difficolta' di riprendere le attivita' in piena condizione di sicurezza, il Met ha annunciato anche la cancellazione del programma di eventi per tutto il 2020, compreso il gala del Constume Institute, che doveva tenersi a maggio e che a New York e' considerata la festa dell'anno.
La decisione, secondo un comunicato del museo, si allinea con le fasi programmate dallo stato di New York per la fine del lockdown in citta'. "Il Met ha sopportato molto nei suoi 150 anni di storia e oggi continua ad essere un faro di speranza per il futuro", ha detto il presidente Daniel Weiss: "Attraversiamo tempi difficili ma guardiamo al giorno in cui potremo invitare di nuovo il pubblico a godere delle nostre mostre e collezioni".
Prima del Coronbavirus il museo aveva chiuso soltanto per due giorni e in due occasioni: l'11 settembre 2001 e nel 2012 per l'uragano Sandy.
In tempi normali il Met poteva contare su una affluenza di pubblico di oltre sette milioni di visitatori all'anno. Una volta riaperto, il museo operera' con giorni di visita e orari ridotti. Oltre alle feste, sono stati cancellate conferenze, tour e concerti. Le mostre gia' pronte, tra cui quella sui 150 anni del museo e "About Time" del Constume Institute, saranno prorogate. Nel dare una nuova prospettiva per la riapertura il Met non ha d'altra parte specificato che misure prendera' per garantire il distanziamento sociale. Ne' e' chiara la sorte della sede distaccata del Breuer su Madison Avenue che a luglio avrebbe dovuto passare alla Frick Collection, a sua volta in procinto di avviare un piano di ristrutturazione: al Breuer e' installata da marzo una retrospettiva dell'artista tedesco Gerhard Richter che era stata chiusa dopo solo pochi giorni di apertura al pubblico.
Il Met era stato il primo museo di New York ad annunciare il 13 marzo la chiusura "temporanea". Qualche settimana dopo, il presidente Dan Weiss aveva preannunciato perdite da 100 milioni di dollari, salite a 150 milioni in aprile nonostante il licenziamento di 81 dipendenti addetti all'accoglienza dei visitatori e alle vendite nel negozio. Il Met ha spalle forti, ma due studi pubblicati in questi giorni da Unesco e Icom hanno calcolato che il 13% dei musei nel mondo potrebbero non farcela a sopravvivere alla pandemia. Gli studi hanno calcolato al 90% il numero dei 95 mila musei del mondo che hanno chiuso temporaneamente in conseguenza del Coronavirus.
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