Sono state già 617 in tre anni,
tra cui oltre un centinaio di studenti, le persone che, in 34
lingue, hanno partecipato a L'ora che volge il disìo, il
progetto di lettura perpetua davanti alla Tomba di Dante, nato
in occasione del settecentenario dantesco del 2020 a cura del
Comune di Ravenna e della Fondazione RavennAntica. Tanti
cittadini, alcuni anche più volte, hanno deciso di omaggiare
Dante cimentandosi con i suoi versi, così come sono sempre molti
coloro che ogni giorno si fermano ad ascoltare la lettura,
magari con la propria Divina commedia in mano. Anche molti
turisti apprezzano questo breve momento che valorizza un luogo,
la zona del silenzio dedicata a Dante, già di per sé suggestivo.
Il Sommo Poeta è stato declamato in inglese, francese,
tedesco, portoghese, norvegese, ma anche in hindi, turco,
cinese, arabo, vietnamita, urdu, taiwanese, serbo e kyrgyz.
Diversi i personaggi noti che hanno partecipato all'iniziativa
perché ospiti di eventi, come Scrittura Festival, Ravenna Teatro
e Prospettiva Dante, oppure perché legati alla città. Tra loro
Ivano Marescotti, Paolo Cevoli, Linus, ma anche lo scrittore
Enrico Brizzi e il Premio Nobel per la letteratura 2021
Abdulrazak Gumah.
Dal 13 settembre 2020, data d'avvio del progetto voluto dal
sindaco Michele de Pascale, ogni pomeriggio alle 17 nel periodo
da novembre a marzo e alle 18 da aprile a ottobre (escluso il 25
dicembre) davanti alla Tomba di Dante si celebra l'universalità
dell'opera dantesca. Chiunque lo desideri, previa prenotazione,
può cimentarsi nella lettura di una delle opere più illustri
della storia della cultura italiana. È possibile assistere alla
lettura anche collegandosi alla pagina YouTube Viva Dante, che
trasmette ogni giorno in streaming.
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