Iconografia, fatti e scandali
delle sovversive della storia: è il contenuto della mostra 'Le
Stregherie-La mostra delle streghe', allestita dal 17 febbraio
al 16 giugno a Palazzo Pallavicini, nel centro di Bologna. "Una
storia vecchia e nuova di streghe - recita la presentazione -
tra conoscenze antiche, cerimonie nascoste, sacralità ed
erotismo, per raccontare una figura di donna rimossa dalla
cultura e dalla vita". La mostra, ideata e prodotta da Vertigo
Syndrome e curata dal drammaturgo, performer ed esperto di
esoterismo Luca Scarlini, espone circa 300 stampe, sculture e
quadri dedicati al mondo delle Streghe e dell'occulto, alcune
firmate da incisori dell'Ottocento come Goya e Delacroix, mentre
le incisioni del collezionista dell'occulto Guglielmo Invernizzi
presentano scene di malefici, torture, sabba osceni, crudi
episodi di stregoneria ma anche scene luminose di guaritrici e
streghe buone.
Oltre alla sala principale, dedicata a un processo per
stregoneria avvenuto nel 1539, ci saranno oggetti originali e
mai visti in Italia legati a questo mondo: antichi calderoni,
bacchette, feticci, amuleti e talismani prestati dal Museum of
Witchcraft and Magic di Boscastle, in Cornovaglia, ma anche
trattati dedicati alla stregoneria come il Malleus Maleficarum,
il più noto manuale sulla caccia alle streghe, nell'edizione del
XVI secolo, e la carta manoscritta trovata, alla sua morte,
nello scapolare della strega Conti, in Toscana, databile intorno
alla fine dell'Ottocento. Di particolare interesse locale una
sala dedicata a Gentile Budrioli, nata nella seconda metà del
1400 a Bologna, la cui storia è narrata attraverso immagini e
video. Il mondo delle streghe verrà anche messo in scena
dall'artista toscana Enrica Mannari: le opere rappresenteranno
sette amuleti illustrati, con sette promesse che ogni donna può
fare a se stessa con l'atteggiamento propositivo di coltivare
"la strega che è in sé". Stregherie si apre infine alla
fotografia: Valeria Gradizzi porta a Bologna fino al 14 aprile
un progetto sul neo-sciamanesimo femminile in Italia.
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