La Fondazione Cassa di Risparmio
di Terni e Narni presenta, fino al 29 giugno 2025 a palazzo
Montani Leoni a Terni, la mostra "Da Degas a Boldini. Uno
sguardo sull'Impressionismo tra Francia e Italia" a cura di Anna
Ciccarelli e Pierluigi Carofano, un'ampia rassegna per celebrare
l'impressionismo francese, ma anche e soprattutto la stagione
impressionista in Italia, superati i 150 anni dalla prima mostra
che ne ha sancito la nascita, il 15 aprile 1874 a Parigi.
Con 45 opere tra sculture, dipinti e scritti, provenienti da
importanti Musei nazionali e internazionali, dalle Collezioni
d'arte delle Fondazioni bancarie, degli Istituti di credito e
dalle Gallerie d'Italia, la mostra di Terni "intende celebrare
prevalentemente - spiegano gli organizzatori - gli artisti
italiani che, dalla metà dell'Ottocento agli anni '20 del
Novecento, hanno dato lustro al nostro Paese e che non sempre
sono stati adeguatamente onorati, in quanto la loro fama è stata
oscurata dal successo dominante del movimento francese".
Per questa mostra sono arrivate a Terni importanti opere di
artisti italiani e francesi, con uno "sguardo", come recita il
titolo, ampio su quello che è stato l'Impressionismo,
comprendendo les italianes a Parigi, i Macchiaioli, ma anche
omaggi di artisti del Novecento. Due eventi, di cui saranno
svelati in seguito i dettagli, animeranno la mostra nei prossimi
giorni: l'ingresso di una nuova opera proveniente da Parigi,
recentemente acquisita dalla Fondazione, e la presentazione del
catalogo generale.
Tra gli artisti francesi presenti in mostra non poteva
mancare Berthe Morisot, la Magicienne dell'Impressionismo,
l'unica donna tra i fondatori del movimento francese. Morisot è
presente alla mostra di palazzo Montani Leoni con tre opere
provenienti da collezioni francesi e irlandesi ed esposte
recentemente alla Gam di Torino. Edgar Degas, conosciuto come il
pittore delle ballerine, è presente in mostra con due sculture e
due incisioni concesse in prestito dalla Gnam di Roma. Nelle
sale successive sono presentate le opere degli Italiens, De
Nittis, Zandomeneghi, Boldini, Corcos (tra i prestatori, il
Museo civico Giovanni Fattori di Livorno, Fondazioni Sicilia e
Padova e Rovigo) e Medardo Rosso (dal Mart di Trento e
Rovereto).
Un'ampia sezione è dedicata ai Macchiaioli. Tra i
rappresentanti più noti, Fattori, Lega, Signorini e Banti, ai
quali i curatori della mostra hanno dato ampio spazio
soprattutto con opere rappresentative della loro esperienza
francese. La forte tempra artistica di questi ultimi artisti
avrà poi un notevole ascendente sulla nuova generazione dei
pittori toscani che, formatisi a fianco dei Macchiaioli, si
segnalerà alle mostre a cavallo degli anni Settanta e Ottanta.
Francesco e Luigi Gioli, sono rappresentanti autorevoli di
questa corrente tardo macchiaiola presenti in mostra con opere
provenienti dalle collezioni artistiche delle Fondazioni Cariplo
e Firenze.
La mostra di palazzo Montani Leoni culmina con una sezione
tutta contemporanea, un originale "omaggio all'Impressionismo"
offerto da Mario Schifano e Tano Festa, artisti contemporanei,
le cui tele celebrano la fortuna di questa grande innovazione
pittorica. Un video messo a disposizione dalle Teche della Rai
completa il percorso espositivo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA