La fuga è un lungo, rocambolesco
viaggio verso la parte di Francia non soggetta all'occupazione
ma anche una prova di maturazione, la scoperta di quanto
l'umanità possa avere un volto spietato, indifferente o
caritatevole. La separazione dai genitori, la scoperta del male
in figure come il libraio collaborazionista, l'incontro con il
partigiano: i due giovanissimi protagonisti incrociano nella
loro fuga una pluralità di emozioni, che la trasforma in un
percorso di iniziazione. E' Il sacchetto di biglie, il film di
Christian Duguay che arriverà in sala il 18 gennaio per il
Giorno della memoria.
Il film è tratto dall'omonimo libro di Joseph Joffo, che nel
1941 aveva dieci anni come il protagonista del suo romanzo e che
nel racconto ha trasposto storie ed emozioni della sua infanzia
di bambino ebreo francese e le vicende autobiografiche di una
famiglia che si divide e cerca nella fuga la salvezza.
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