'John McEnroe' di Julien Faraut,
già passato alla Berlinale e ora in concorso alla 54/a Mostra
Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, è un film sulla
perfezione: quella dell'irascibile tennista McEnroe, forse il
campione più grande di tutti i tempi in questa disciplina, e
quella del maniacale regista francese Gil de Kermadec dalla cui
opera è tratto parte del materiale di questo lavoro.
Sicuramente il titolo originale, 'L'impero della perfezione',
avrebbe reso più giustizia a questo documentario sospeso tra
cinema e sport. Il film, che sarà distribuito in Italia da
Wanted Cinema, con la voce narrante di Mathieu Amalric mostra
materiali di repertorio con premessa godardiana Les films
mentent, pas le sport. Il documentario è infatti un omaggio a
Gil de Kermadec, ex tennista francese che dagli anni Sessanta
realizza filmati didattici sul tennis, su come si gioca, su come
ci si muove nelle sue varie fasi, sulle sue regole con tanto di
animazione e ralenti. Julien Faraut smonta e rimonta le
sequenze.
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