"Ora ho capito perché i registi si sentono Dio. Puoi chiedere infatti tutto quello che vuoi e niente poi si muove se non sei tu a dire ok. Ti ritrovi così come un Dio a ricreare un mondo". A parlare così oggi a Bari, tra ironia e stupore, è Claudia Gerini che ha portato al Bif&st il suo primo film da regista, TAPIRULÀN, passato oggi in anteprima al Bif&st e in sala dal 5 maggio con Milano Talent Factory.
Bif&st, Gerini: 'Fare la regista ti fa sentire Dio'
Un'opera prima in cui interpreta Emma una originale conseulor che comunica con i suoi molti clienti tramite uno schermo digitale collegato al suo tapis roulant di ultima generazione.
Tanti pazienti, i suoi, a cui Emma risponde puntualmente correndo nel suo enorme salone super luminoso da sembrare un acquario: c'è chi deve accettare e farsi accettare come gay, chi ha un disturbo ossessivo compulsivo, chi ha i più tradizionali attacchi di panico, chi ha problemi con la rabbia e chi, infine, scambia il suo sito per una chat erotica. Rispetto a queste sincopate chiamate, Emma ha sempre una risposta, una rassicurazione, tranne quando a chiamare è la sorella minore (Claudia Vismara). Attraverso le molte videochiamate è inevitabile che, piano piano, iniziamo a conoscere anche un po' di Emma, la sua vita, il suo passato, e anche ad intravedere un trauma che sembra averla bloccata per sempre nonostante gli studi di psicologia, bioenergetica è la sua ossessiva passione per la corsa.

TAPIRULÀN - prodotto da Stefano Bethlen per Milano Talent Factory in associazione con Claudia Gerini per Attitude e Antonio Baiocco per Big Tree Movie Entertainment - , ha nel cast Stefano Pesce, Maurizio Lombardi, Corrado Fortuna, Daniela Virgilio, Lia Grieco, Fabio Morici, Marcello Mazzarella e Antonio Ferrante. E ancora Claudia Gerini sul personaggio di Gemma: "Credo sia una donna che nonostante corra continuamente nella sua casa mentre lavora alla fine sia sempre sia ferma allo stesso punto senza mai evolvere". Vantaggi di fare la regista di TAPIRULÀN che, tra l'altro, sarà fuori concorso al Festival di Montecarlo (25-30 aprile): "Sono cresciuta sui set facendo tanti film, ma fare il regista ti fa capire meglio questo lavoro e le sue difficoltà. E poi capisci davvero quanto è importante il montaggio. Certo devi anche prenderti il rischio di sbagliare, ma in fondo è giusto se fai il regista"
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