"Penso che la ragione principale
per cui sono voluto venire qui è supportare questo film che
tratta la storia di un uomo omosessuale quando i diritti degli
omosessuali non esistevano. Non si sentono spesso storie del
genere e per questo è importante ricordare ricordare l'epoca in
cui si cercava di cancellare queste persone e i loro diritti".
Alan Cumming ha spiegato così la sua presenza a Torino per la
40/a edizione del Lovers Film Festival, che oggi gli consegna il
Premio 'Stella della Mole'. "Ho accettato con piacere di
partecipare al festival - ha commentato l'attore e produttore
scozzese naturalizzato statunitense - ma il premio è stato la
ciliegina sulla torta. Sono molto onorato di ricevere questo
premio".
Cumming è al Lovers per presentare 'Drive Back Home',
pellicola di Michael Clowaterin girata in Canada, ambientata nel
1970. Un idraulico della campagna del New Brunswick deve guidare
il suo furgone scassato per milleseicento chilometri fino a
Toronto per far uscire di prigione il fratello gay con cui non
ha avuto più rapporti dopo essere stato arrestato per atti
osceni in un parco pubblico. I due uomini sono poi costretti a
tornare a casa insieme per volere della madre prima di uccidersi
a vicenda. Il film è ispirato a una storia vera.
"Il regista - ha spiegato Cumming - ha scritto la
sceneggiatura raccontando la storia di suo nonno e di suo zio.
Ho cercato di capire come potesse essere vivere in quegli anni
in Canada da persone omosessuali. Ho lavorato molto sull'accento
per farlo il più rurale possibile, ero preoccupato ma alla fine
penso di avercela fatta. Il mio non è un personaggio glamour:
impersono un uomo di mezza età, ho dovuto tingermi i capelli,
poi rasarmeli, e alla fine indossare una parrucca. Ma questo è
un piccolo film importante, di cui vado davvero orgoglioso".
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