Beatrice che inizia a nuotare anche
senza acqua, tra lo stupore degli altri. Meo che non riesce a
parlare e si ritrova all'improvviso nel mare aperto della gente.
Chiara e le ombre che minacciano le sue nuotate. Sono i
protagonisti di tre degli undici racconti e un segreto raccolti
nel libro 'Gli effetti invisibili del nuoto' di Alessandro
Capponi, pubblicato da Hacca Edizioni, in contemporanea con il
Premio Bookciak, Azione!
Sono tutte storie che ruotano attorno al nuoto con una
galleria di personaggi quotidiani che nell'acqua trovano memorie
e speranze. Così Eleonora che si blocca di fronte alle
difficoltà della vita riesce, per una volta, a provare a
mantenere due stili diversi in un'unica vasca. Per Alfredo,
invece, la piscina fa parte di una routine da seguire con
metodo. Ci sono anche il mistero di una donna che va ogni giorno
in piscina senza dire una parola e il segreto di Olga. E
"Barbara sapeva bene che, nell'acqua, può capitare di tutto,
anche di piangere" scrive l'autore.
Sono storie di amore, tristezza, inadeguatezza, fatica,
raccontate con uno stile diretto, essenziale, da Alessandro
Capponi, 50 anni, giornalista e scrittore, autore de 'L'amore
dei nudi ' (Salerno), miglior esordio italiano del festival
"Premier roman" di Chambery e, grazie ai ricordi di Carla
Verbano, di 'Sia folgorante la fine' (Rizzoli), la storia di
Valerio Verbano, giovane anti-fascista ucciso a Roma nel 1980.
L'acqua in questa raccolta diventa simbolo di trasformazione
come scrive Capponi: "Al misero corpo dell'uomo accade di
consumarsi con il fuoco, e di essere mangiato dalla terra.
L'acqua lo lascia vivo, sì, ma lo trasforma".
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