(di Mauretta Capuano) Creato per volontà di Tullio De Mauro, ripreso e ampliato dalla Fondazione Bellonci, diventa accessibile a tutti il Primo Tesoro.
I libri del Premio Strega 1947-2021, scritti da autrici e autori come, tra gli altri, Umberto Eco, Natalia Ginzburg, Melania Mazzucco, Elsa Morante e Sandro Veronesi, vincitore nel 2006 e nel 2020, unico scrittore vivente con due opere presenti all'interno del corpus.
Un
progetto prezioso attraverso il quale si può capire come è
evoluto l'italiano letterario da quando è nato il Premio Strega
ad oggi.
Le opere raccolte sono 115 in totale: 75 dei vincitori da
Ennio Flaiano a Emanuele Trevi, più altri 40 titoli di grandi
autori che hanno partecipato al Premio da Italo Calvino a Pier
Paolo Pasolini a Carlo Emilio Gadda e saranno consultabili dal
21 maggio sul sito www.primotesoro.it. "Abbiamo voluto rendere
omaggio a Tullio De Mauro che ha fatto tante cose per il Premio
Strega e la Fondazione Bellonci. È stato lui a volerlo allargare
a gruppi di lettura, scuole e librerie e ai piccoli e medi
editori. A maggior ragione, il Primo Tesoro, in cui ha messo la
sua specifica conoscenza di linguista, ci dispiaceva fosse poco
utilizzato e diffuso" dice all'ANSA Giovanni Solimine,
presidente della Fondazione Bellonci che il 21 maggio presenterà
il progetto, alle 17.30 al Maxxi di Roma, in un convegno che si
inscrive nell'ambito della campagna del 'Maggio dei libri' del
Centro per il libro e la lettura, con fra gli altri i linguisti
Giuseppe Antonelli e Valeria Della Valle del coordinamento
Scientifico insieme ad alcuni dei collaboratori che hanno
lavorato con De Mauro. Interverranno anche Trevi e Veronesi.
L'idea di De Mauro era quella di preparare un vocabolario
completo dei romanzi che hanno concorso al Premio Strega,
interrogabile attraverso singoli lemmi, gruppi e famiglie di
parole. Nel 2007, in occasione del sessantesimo anniversario del
Premio, erano stati raccolti 100 testi: 60 dei vincitori più
altri 40, e tutto era confluito in un Dvd allegato alla collana
dedicata ai Premi Strega edita da Utet. "Se non tutto il meglio,
certo una gran parte del meglio della prosa letteraria del
Novecento è passata al vaglio del Premio ed è consegnata ai
romanzi dei vincitori e di molti dei partecipanti. Fare dei
romanzi un corpus, un insieme di testi trasposti su supporto
elettronico, indicizzato e interrogabile attraverso le parole
che vi appaiono, è un omaggio sia a quanto la migliore
letteratura ha dato alla cultura italiana sia al significato
ormai storico del Premio" spiegava Tullio De Mauro, morto nel
2017.
Ci sono, nella storia del Premio Strega, libri in cui si
usano spesso forme dialettali? Quali autori si servono più
spesso di vocaboli letterari? I grandi scrittori del Novecento
usavano molti anglismi? Sono tra le domande che possono trovare
risposta su Primo Tesoro. "Abbiamo aggiornato con altri quindici
libri dei vincitori il database rendendolo accessibile sul web
con qualche indicazione in più proprio per l'uso, perché
vorremmo fosse utilizzato sia dagli specialisti ma soprattutto
dagli insegnanti nelle scuole per favorire la conoscenza della
letteratura contemporanea più recente che spesso a scuola non
viene approfondita e con questo tipo di ricerca può diventare
anche più interessante e divertente" spiega Solimine.
"Ovviamente non c'è il testo dei libri, sarebbe un reato
pubblicarlo ma si possono cercare quali sono le parole che
compaiono più frequentemente in questi romanzi o quando è
comparso per la prima volta un termine" racconta Solimine.
"Tesoro è un'espressione usata per i vocabolari e il progetto si
chiama Primo Tesoro proprio nel senso di primo vocabolario della
lingua italiana letteraria contemporanea" aggiunge Solimine.
Realizzato dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in
collaborazione con l'Accademia della Crusca e Fuis - Federazione
Unitaria Italiana Scrittori, con il contributo della Regione
Lazio, il sito www.primotesoro.it permette di fare ricerche
lessicografiche e sintattiche su parole, gruppi di parole,
proverbi più diffusi e modi di dire attraverso ricerche
semplici o avanzate. "Lo aggiorneremo periodicamente, ma non
anno per anno. Penso con una cadenza di cinque-dieci anni,
perché ogni volta che si aggiunge un libro nuovo bisogna rifare
tutto il database" dice Solimine.
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