CHARLES DUHIGG, IL POTERE DELLA COMUNICAZIONE (CORBACCIO, PP. 291, EURO 20,00)
La comunicazione è un "superpotere" e i migliori comunicatori sanno distinguere il tipo di conversazione a cui partecipano: pratica (di cosa si tratta veramente?), emotiva (come ci sentiamo?) e sociale (qual è il nostro ruolo?). Parola del reporter e Premio Pulitzer 2013 Charles Duhigg, a lungo giornalista del New York Times, che nel suo nuovo libro 'Il potere della comunicazione' , in uscita il 18 marzo per Corbaccio, mostra i segreti per comprendere e farsi comprendere dagli altri. "Se non sai che tipo di conversazione stai stai avendo, è improbabile che tu riesca a connetterti con il tuo interlocutore" racconta nel libro che arriva dopo il successo de 'Il potere delle abitudini'.
Nel nuovo volume, in vetta alle classifiche del New York Times, unisce una scrupolosa analisi scientifica al talento di narratore per spiegare come tutti noi siamo in grado di comprendere e imparare a utilizzare i sottotesti impliciti in ogni dialogo e ogni conversazione. Entra nella camera di consiglio mentre un giurato guida una giuria fortemente divisa verso un verdetto unanime; ascolta un giovane ufficiale della Cia mentre convince un agente straniero a lavorare per i servizi segreti americani. Affianca un oncologo mentre persuade un paziente a optare per il trattamento meno invasivo.
'Il potere della comunicazione' insegna a riconoscere e ad affrontare ogni tipo di conversazione, ad ascoltare le emozioni complesse, a condurre le negoziazioni sottili. Le nostre esperienze, i nostri valori, la nostra vita emotiva e il modo in cui vediamo noi stessi e gli altri influenzano ogni discussione, da chi deve andare a prendere i bambini a scuola, a come vogliamo essere trattati al lavoro. Si capisce così perché alcune persone siano in grado di farsi ascoltare e di ascoltare gli altri in modo limpido e inequivocabile.
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