FABRIZIO RONCONE, IL POTERE DI
UCCIDERE (MARSILIO, PP. 269 , EURO 17)
Dopo l'acclamato romanzo Non farmi male, è tornato il detective
Marco Paraldi, ex cronista e vinaio, uomo dal sigaro in bocca,
amante della cucina, eroe dei noir di Fabrizio Roncone,
giornalista e scrittore, inviato speciale del Corriere della
Sera. In questa nuova avventura, dal titolo Il potere di
uccidere, uscito sempre per Marsilio, Paraldi dovrà rintracciare
una persona sparita nel nulla. Ha il fiuto per le indagini,
Paraldi, e tira avanti grazie al suo adorato Mezzolitro, il
locale che ha aperto vicino Campo de' Fiori. Scenario della
torbida vicenda da sbrogliare è una Roma corrotta e cupa, gelida
e innevata, poco prima di Natale: una città affollata di
politici squali, killer spietati, clochard. Tra i senzatetto
spicca un tizio soprannominato Ungaretti, in passato professore,
aspirante romanziere e amico di intellettuali. A Ungaretti piace
rievocare i bei tempi andati, quando nei caffè di Piazza del
Popolo e nelle trattorie di San Lorenzo, si intratteneva con
Pasolini, Moravia, Sandro Penna, Arbasino, Flaiano, Dario
Bellezza; e su ciascuno, da bravo cantastorie, snocciola
aneddoti che lasciano a bocca aperta la combriccola del suo
giro. Fabrizio Roncone adotta lo stile diretto dei maestri del
giallo americano e celebra la prosa irriverente del Giovane
Holden di J. D. Salinger che a un certo punto viene
espressamente citato.
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