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Anastasio, con Mielemedicina spazio tra rap e poesia

Anastasio, con Mielemedicina spazio tra rap e poesia

Nuovo album dopo 2 anni, "ho bisogno di tempo per non ripetermi"

ROMA, 22 febbraio 2022, 19:30

di Claudia Fascia

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Due anni di silenzio per tornare più maturo e consapevole: Anastasio pubblica il 25 febbraio il nuovo album "Mielemedicina" (Epic/Sony Music). Due anni dopo il debutto con Atto zero, e in mezzo una pandemia. "Ma la mia pausa non è stata dettata dalla situazione sanitaria o perché non mi sentissi pronto - racconta il giovane rapper di Meta, uscito da X Factor nel 2018 -: ho dei tempi tecnici da rispettare tra un disco e l'altro, c'è un'evoluzione musicale e umana che richiede del tempo, anche per non ripetermi. Senza pandemia probabilmente sarei stato in silenzio lo stesso". L'evoluzione per Anastasio si misura nella crescita, "nel fare passi avanti e nell'abbandonare qualche adolescenzialismo. Punto a diventare a breve un vecchio saggio", scherza. "In questi due anni ho avuto tanto tempo per indagare, leggere, accrescere la mia base, quella da cui parto per la mia scrittura". In particolare, l'ultima scoperta è stata la poesia ("quella del poeta marchigiano Massimo Ferretti, su tutti"), da cui ha preso spunto a partire dal titolo del disco, che cita Lucrezio. "Il miele che ricopre i bordi della coppa nella quale c'è l'assenzio che cura, ma non c'è medicina che non sia amara. Anche il mio album è così: sonorità dolci e massaggi amari". Nel suo caso, spiega, la medicina amara è "la consapevolezza della vita, il crollare prima di ricostruirti". Nove brani inediti, tutti firmati dal giovane artista classe '97, tra cui il primo estratto "Assurdo" (che prende spunto dalle rime di Charles Bukowski) e il nuovo singolo disponibile dal 25 febbraio "E invece". Anche due collaborazioni di lusso: con Stefano Bollani in "Tubature" ("ci siamo conosciuti quando sono stato ospite nel suo programma tv e mischiare jazz e rap è stato naturale") e con Boosta che firma l'intro di pianoforte in "L'uomo, il cosmo". "Mielemedicina lo considero un disco completo, variegato, in cui spazio tra mille generei senza che sia una macedonia o una compilation di pezzi. E' un lavoro equilibrato che restituisce l'immagine di un me più maturo. E nonostante il linguaggio oggi sia più vuoto e inefficace che mai, in una babele in cui non ci si capisce più e la parola si svuota, il filo conduttore sono proprio le parole e l'universo che possono creare, sono io". E pace "se tra qualche anno non mi rappresenterà più, vorrà dire che sarò andato oltre". Aveva provato anche a presentare qualcosa al festival di Sanremo, dopo aver partecipato già nel 2020 (e nel 2019 come ospite), "era un'opzione, ma eravamo 300mila e non sono stato preso, ma non ci sono rimasto male". L'uscita del nuovo disco è l'occasione per Anastasio per recuperare le date live annullate nel 2021: il tour nei club partirà il 6 aprile da Bologna. "Mi è mancato il contatto con il pubblico, con la gente che paga per venire a vedere proprio te. Ma stavolta non ci fermiamo più, si ricomincia e niente più scuse. Il settore è uscito distrutto da questi due anni, ma la ripartenza può generare domanda e ripartenza. Si poteva fare di più o di meglio? Non lo so, ma siamo stati abbandonati e all'estero non è stato così".

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