''E' come se il pubblico respirasse
con te. Non sempre avviene, per colpa del musicista o degli
spettatori. E' un filo sottile ma respirare musica con il
pubblico è una sensazione bellissima''. La pianista Raffaella
Gazzana, con la sorella violinista Natascia applaudita in Italia
e all' estero in Italia per il repertorio cameristico che unisce
compositori classici e autori contemporanei, descrive così l'
alchimia speciale di ogni concerto. Le sorelle di Sora
(Frosinone), prime italiane a registrare dal 2011 per Ecm nella
sezione New Series dedicata alla classica, sono impegnate in
questi mesi a proporre il loro ultimo cd uscito da pochi mesi,
il quarto inciso per la prestigiosa etichetta discografica
tedesca fondata da Manfred Eicher. In agenda concerti in
Germania e Austria (il 12 marzo saranno a Dornbirn). In questo
ultimo lavoro ai due brani pensati espressamente per loro dal
musicista estone Tõnu Kõrvits - i Notturni del 2014 e la Stalker
Suite del 2017 omaggio al regista Andrej Tarkovskij e al suo
film del 1979 - si alternano la Sonata n.1 il la minore op. 105
di Robert Schumann e la Sonata n. 3 in do minore op. 45 del
norvegese Edvard Grieg, seguendo il filo conduttore della musica
del nord Europa. Raffaella vive a Berlino; Natascia, più giovane
di due anni e mezzo, a Firenze. Hanno seguito studi paralleli a
Frosinone e Roma, poi in Svizzera perfezionandosi con maestri
illustri come Uto Ughi e Bruno Canino e da sempre calcano la
scena insieme. La scelta di abbinare i classici ai contemporanei
è legata alla voglia di confrontarsi con strade poco battute.
''Entrare in contatto con autori contemporanei dà molta
soddisfazione ed è un grande onore. I pezzi scritti per noi da
Kõrvits non hanno tradizione, non possiamo confrontarli con
altre registrazioni. E' bello farli ascoltare al compositore,
poter scambiare impressioni con lui e fargli domande per cercare
di dare un senso a una pagina nuova mai sentita''.
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