Duecento anni fa, nella notte del 15
luglio 1823, un incendio improvviso partito dal soffitto in
legno della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura a Roma
ridusse a un cumulo di macerie l'imponente edificio del IV
secolo, secondo per grandezza solo alla Basilica di San Pietro.
Fu uno shock per i romani e per l'intera comunità cristiana, che
seppero però reagire: la nuova Basilica fu ricostruita e
consacrata il 10 dicembre 1854. La distruzione e la rinascita
del luogo sacro saranno ricordati con un concerto in programma
il 29 maggio alle 21 (ingresso libero previa registrazione). Con
il patrocinio e la collaborazione della Fondazione Pro Musica e
Arte Sacra, che promuove il dialogo ecumenico e interreligioso,
nel luogo simbolo della cristianità romana verrà invitata la
Jerusalem Symphony Orchestra. A dirigerla sarà Yeruham
Scharovsky, che avrà accanto la solista, giovanissima
violoncellista, Danielle Akta, israeliana classe 2002,
considerata tra i nuovi talenti della scena internazionale. Il
concerto sarà occasione anche per celebrare i 30 anni delle
relazioni tra lo Stato di Israele e la Santa Sede. "La
ricostruzione della Basilica fu un eroico esercizio della virtù
della speranza cristiana - ricorda il Cardinale James Michael
Harvey, Arciprete della Basilica Papale -. Quella stessa
speranza cristiana che Papa Francesco ha scelto come leitmotiv
del Giubileo del 2025, invitando tutti i cattolici ad essere
pellegrini di speranza". Il programma si apre con il corale
bachiano, qui proposto nella versione orchestrale, Jesus Bleibet
Meine Freude e l'altrettanto noto Lied Ave Maria di Schubert,
nella versione per violoncello e orchestra. È interamente
scritto su melodie ebraiche Kol Nidrei op. 47 composizione del
1881 per violoncello e orchestra del tedesco Max Bruch, mentre
del giovane compositore israeliano Nizar Elkhater si ascolterà
Mediterranean Suite per orchestra sinfonica, del 2022. Infine
l'omaggio all'Italia con la Sinfonia n. 4 in la maggiore
"Italiana" che Felix Mendelssohn-Bartholdy scrisse durante il
suo soggiorno nel 1830.
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