Prende il via il progetto del
Comune dedicato a "Genova e l'Ottocento" con un concerto
organizzato al Carlo Felice. L'appuntamento è per venerdì alle
ore 20. Protagonisti della serata saranno il soprano Maria
Agresta, il tenore Francesco Demuro, il baritono Gabriele
Viviani. Ad accompagnare i tre artisti non ci sarà l'Orchestra
del Teatro ma il pianista Michele D'Elia. Le esecuzioni
musicali saranno precedute da una conversazione tenuta da
Raffaele Mellace, docente presso l'Università di Genova, che
parlerà dei rapporti fra Genova e Verdi e del contesto culturale
in cui si è sviluppata la produzione verdiana.
Verdi abitò molti inverni a Genova a partire dal 1867, anno
in cui ottenne anche la cittadinanza genovese. Nei primi anni
prese in affitto un appartamento nel Palazzo Sauli di Carignano
dove dimorava anche il direttore d'orchestra Angelo Mariani; poi
si trasferì dal 1874 a Palazzo del Principe. Lì fra l'altro
compose parte del "Falstaff" attualmente in scena al Carlo
Felice. "Con questo concerto inaugurale al Teatro Carlo Felice
di Genova intendiamo celebrare il secolo d'oro della stagione
operistica italiana così come viene percepita dal grande
pubblico ancor oggi - ha detto il facente funzioni sindaco
Pietro Piciocchi - Un omaggio doveroso se pensiamo ai diversi
palcoscenici dedicati alla lirica nella Genova ottocentesca e
alla scelta di Verdi di legarsi saldamente proprio alla nostra
città, in cui trovò collaborazioni, stimoli e ispirazione".
"Il concerto Genova nell'800 - commenta Claudio Orazi,
sovrintendente del Teatro Carlo Felice - propone una selezione
di brani in un percorso ideale che racconta la storia dell'opera
italiana ottocentesca attraverso i lavori di tre dei suoi
maggiori esponenti: Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Giacomo
Puccini. In apertura, «Ardir!... Voglio dire... lo stupendo
Elisir», dall'Elisir d'amore di Donizetti. Seguono alcuni brani
dai più celebri titoli verdiani, da Otello, La traviata, Simon
Boccanegra e Luisa Miller e, in chiusura, due brani dal
repertorio pucciniano".
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