(di Luciano Fioramonti)
Incantesimi, travestimenti, amori non
corrisposti e una strega ingannatrice sconfitta che resta
sconfitta dall' amore e sola. Il barocco è tornato tra gli
applausi all'Opera di Roma con Alcina, capolavoro di Händel per
la prima volta nel cartellone della fondazione musicale. Il
soprano Mariangela Sicilia, premio Abbiati 'miglior cantante'
nel 2024, è stata la grande protagonista della serata accanto al
controtenore Carlo Vistoli nel ruolo di Ruggiero. Sul podio,
come nel Giulio Cesare in Egitto messo in scena con successo al
Costanzi nel 2023, uno specialista come Rinaldo Alessandrini,
che ha guidato l' orchestra in una buona prova nella sfida
impegnativa, senza gli intervalli tre ore di musica, con un
repertorio poco frequentato. L'apprezzamento del pubblico è
andato all' intero cast di interpreti, al coro sempre d'effetto
ma in questo caso dall' impegno limitato diretto da Ciro Visco,e
al regista libanese Pierre Audi, che era direttore artistico
dell' Opera di Amsterdam quando firmò nel 2015 il debutto di
questo questo allestimento nella capitale olandese. Audi ha
scelto di concentrare l' attenzione sulle figure della vicenda -
libretto di autore ignoto adattato da L'isola di Alcina di
Riccardo Broschi, basato sull'Orlando Furioso di Ariosto -
proponendo una ambientazione essenziale incorniciata dalla
citazione di quinte dipinte dell' epoca che evocano un bosco
minaccioso, il palazzo di Alcina e, infine, le nuvole nere
presagio della fine dei poteri della maga di trasformare le
persone in animali, rocce, corsi d' acqua e alberi. A spiccare
sono i costumi settecenteschi di Patrick Kinmonth e la cura
nella composizione raffinata della scene, dalle sfumature
cromatiche ai movimenti dei personaggi, alle loro singole
posizioni nei momenti d' insieme. Per questa messa in scena il
regista ha ribadito la sua idea di teatro basata appunto su
costumi d' epoca ''ma con una recitazione contemporanea per
nulla stereotipata per quelli che sono alla fine dei grandi
drammi familiari''. Tutto è affidato alla gestualità e al canto
per esprimere la psicologia dei personaggi nella successione di
arie bellissime, con ripetuti 'brava', in particolare, a
Mariangela Sicilia. I titoli dei motivi scandiscono gli snodi
della storia ma a suggerire una chiave di lettura dell'
intreccio di passioni, delusioni e ritorni di fiamma è Oronte,
il capo delle guardie innamorato di Morgana, sorella di Alcina,
con il suo ''Un momento di contento rende cieco al fido amante
tutto il pianto che versò''. Del cast vocale fanno parte
Caterina Piva nel ruolo en travesti di Bradamante/Ricciardo,
Anthony Gregory (Oronte), Mary Bevan (Morgana), Silvia Frigato
(Oberto) e Francesco Salvadori (Melisso). Alcina avrà altre
quattro repliche fino al 26 marzo con l' unica alternanza - il
21 e 26 marzo - del mezzosoprano georgiano Tamar Ugrekhelidze
nel ruolo Ruggiero.
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