"Una collaborazione importante
nel solco tracciato da due maestri come Vittorio Antonellini e
Claudio Scimone". Così il direttore artistico dei Solisti
Veneti, Giuliano Carella, definisce il gemellaggio artistico che
giovedì 20 marzo alle 18 vedrà la formazione veneta, insieme ai
Solisti Aquilani, esibirsi sul palco dell'Auditorium del Parco,
nel capoluogo abruzzese, per un concerto su musiche di Ludwig
van Beethoven e Richard Strauss.
"Abbiamo scelto due brani di grande rilevanza nel repertorio
classico - spiega il maestro Carella - 'Metamorphosen' di
Strauss, in particolare è un'opera per 23 archi solisti dal
grande valore simbolico, scritta alla fine della seconda guerra
mondiale. Strauss la compose in meno di un mese, poco prima
della presa di Berlino e del suicidio di Hitler - continua
Carella - mentre la Germania era ormai rasa al suolo. Tra gli
eventi più significativi di quell'epoca vi fu il bombardamento
del Teatro dell'Opera di Vienna, che aveva ospitato molte sue
prime esecuzioni. Il brano è estremamente drammatico e intenso,
ma alla fine lascia un messaggio di speranza, ed è proprio
questo che ci interessa trasmettere: un messaggio di unione,
particolarmente significativo per questo momento storico".
Il concerto sarà replicato a Padova il 6 settembre, giorno in
cui si ricorda la morte del maestro Scimone, scomparso nel 2018.
"In questa data solitamente programmiamo il concerto più
importante della stagione - sottolinea Carella - e consideriamo
questa collaborazione un evento di grande rilievo".
L'orchestra dei Solisti Veneti è stata fondata a Padova
proprio da Claudio Scimone con l'obiettivo di diffondere la
conoscenza della musica classica, divulgare nel mondo l'immenso
patrimonio culturale veneto e italiano, offrire esperienze
culturali d'eccellenza accessibili a tutti. Ascesa rapidamente
ai vertici della fama internazionale, con più di 6.000 concerti
in 90 diversi Paesi, da oltre sessant'anni continua oggi a
destare l'incondizionato entusiasmo del pubblico, esplorando
nuovi progetti e modalità di fruizione sotto la guida di
Giuliano Carella, direttore artistico e musicale dal 2018 e
successore di Scimone.
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