Documenti inediti, oggetti
personali, strumenti, materiali d'autore e amatoriali, contenuti
audiovisivi pubblici e privati. Tutto questo nella mostra "Pino
Daniele. Spiritual" che apre il 20 marzo al pubblico al Palazzo
Reale di Napoli per celebrare l'artista in occasione del
decennale della scomparsa e del settantesimo compleanno. A
visitarla nel pomeriggio in anteprima sarà il ministro della
Cultura, Alessandro Giuli.
La prima parte, "Terra mia", alla Sala Plebiscito, ripercorre
la storia di Pino Daniele dal 1955 al 1977, anno di
pubblicazione del primo album, impreziosita dalle ricostruzioni
scenografiche della sala prove e di un tipico live club notturno
di Napoli degli anni '70. La seconda parte, "Le radici e le
ali", alla Sala Belvedere, narra vita e carriera dal 1977 al
2014 attraverso un percorso cronologico con un focus sugli
incontri, sulle collaborazioni e sulle produzioni musicali.
"Parlare di Pino - ha affermato il figlio del cantautore,
Alessandro Daniele, che ha curato la mostra - è come parlare di
Napoli e viceversa. Per questo, nella prima sezione c'è un
richiamo forte al territorio, alla città, perché è quello che ha
formato l'uomo e l'artista. Quindi era per noi fondamentale
raccontare questo, partire da lì, partire dal territorio e poi
arrivare, nella seconda sezione, alle radici reali di questo
collegamento tra ciò che l'ha formato e ciò che poi ha ricercato
anche nelle culture degli altri. In un percorso di ricerca dove
appunto Pino, nelle altre culture, riusciva sempre a trovare se
stesso". "Tanti oggetti - ha spiegato ancora Alessandro Daniele
- usciti fuori dagli archivi di casa e dell'archivio della
Fondazione per la prima volta messi a disposizione di un
progetto così ampio".
La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 6 luglio.
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