Dal Sud Africa a Napoli, dalla
Francia a Chicago, dalla Gran Bretagna a New York, dall'Italia
alle rotte della musica nomade: Ravenna Jazz 2025 sarà
un'esperienza di ascolti in movimento tra stili, culture e
generazioni di interpreti. Grandi nomi e imponenti produzioni
orchestrali caratterizzano i concerti della 52/a edizione del
festival, in programma dal 2 al 12 maggio. Simbolo di questo
"ecumenismo geografico" è il francese Richard Galliano, star del
jazz musette che riunisce nella stessa frase musicale cultura
europea e argentina, che si esibirà il 9 maggio al teatro
Alighieri. Gli faranno eco il revival del jazz gitano della
svizzera-newyorkese Tatiana Eva-Marie, le sfumature moderniste
dell'astro nascente Léon Phal, i colossi del drumming jazzistico
Mark Guiliana e Famoudou Don Moye, la scorribanda boogaloo di
Mauro Ottolini, le voci dalle più diverse inclinazioni di
Karima, Hugh Coltman, Joe Barbieri e dei Baraonna, ospiti
dell'Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti, ormai di
casa al festival: quest'anno, l'11 maggio, il trattamento
orchestrale jazz-sinfonico sarà applicato alle musiche dei Beach
Boys.
In cartellone anche il gran finale dell'iniziativa didattica
'Pazzi di Jazz', una produzione corale-orchestrale con un vasto
organico di baby musicisti affidato alle cure di Mauro Ottolini,
Mauro Negri, Alien Dee e Tommaso Vittorini. Il workshop di
Mister Jazz, che come da tradizione si integra con il programma
dei concerti, vedrà la partecipazione di Karima: il seminario,
aperto a tutti gli strumentisti, si terrà al Centro Mousikè (7
maggio). I concerti, oltre che nel capoluogo, saranno ospitati a
Piangipane e Lido Adriano. Si comincia venerdì 2 maggio al
Mama's Club di Ravenna con Joe Barbieri, chitarra classica e
voce, accompagnato da Nico Di Battista, DB guitar, e Oscar
Montalbano, chitarra manouche.
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