In attesa del concerto-evento in
Piazza San Marco il 3 luglio prossimo, Jean-Michel Jarre ha
inaugurato oggi, nell'ambito della 19/a Biennale di
Architettura, la sua nuova installazione musicale immersiva
"Oxyville", parte della mostra intitolata "Intelligens.
Naturale. Artificiale. Collettiva." curata da Carlo Ratti.
Realizzata con il coordinamento artistico di Maria Grazia
Mattei e Meet Digital Culture Center, Oxyville è una creazione
musicale elettronica concepita con suono spaziale a 360 gradi,
che esplora il legame tra suono tridimensionale e spazio
architettonico, trasformando il suono nella materia prima per
costruire mentalmente una città immaginaria.
L'artista francese, pioniere della musica elettronica e delle
performance multimediali, aveva promesso nel suo tour italiano -
con tappe a Milano, Venezia e Pompei - un'esperienza immersiva
capace di fondere tecnologia, arte e architettura in un
linguaggio creativo radicalmente nuovo. "Da sempre - ha detto
oggi - penso che la musica sia connessa all'architettura, visto
che hanno in comune due elementi come tempo e spazio. Non fossi
diventato un musicista, sarei un architetto. Nel mio progetto
Oxyville spingo gli ascoltatori a chiudere gli occhi e
immaginare una città ideale, basandosi sulla musica. Per quanto
riguarda il concerto in piazza San Marco, suonare lì significa
confrontarmi con gli architetti innovatori che l'hanno
costruita. Per rendere omaggio a un luogo così magico devo
creare qualcosa di innovativo a mia volta, utilizzando
l'Intelligenza Artificiale e il suono immersivo. Venezia è
percepita in tutto il mondo come una città romantica, e mi
piacerebbe mostrare - ha concluso - che si può essere romantici
utilizzando la tecnologia contemporanea".
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