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Al Campania Festival il ritorno di Enea tra amori e guerre

Al Campania Festival il ritorno di Enea tra amori e guerre

Graziano Piazza Viola Graziosi danno vera vita a versi Virgilio

NAPOLI, 13 giugno 2022, 18:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Di questi tempi il ritorno dell'attenzione sulla figura di Enea e dell'Eneide virgiliana non ci pare un caso e lo conferma l'ascolto dei brani scelti per lo spettacolo ''L'amore, le armi: Enea, eroe moderno'' interpretati da Graziano Piazza e Viola Graziosi che vede Piero Maccarinelli direttore artistico di questo progetto speciale e attento regista al lavoro degli attori di questo terzo atto della trilogia per il Campania Teatro Festival, iniziata nel 2017 con un lavoro sulle leggende dedicate alla nascita di Roma e proseguita nel 2021 con uno dedicato alla figura di Ulisse.
    Come ha ben spiegato Giusto Traina, docente di Storia Romana alla Sorbona, introducendo le due parti dello spettacolo, Enea è colui che fugge da una guerra persa, da una città incendiata, col vecchio padre Anchise e il figlioletto Ascanio per mano, persa la moglie Creusa, figlia del re di Troia Priamo, ma non è un profugo, bensì un conquistatore, che per volere divino andrà a fondare un nuovo impero, quello di Roma. Ben rappresenta così uno spirito bellico di rivalsa e dominio, basato sulla lotta e sul sangue, fuggito disperato dai disastri di una guerra eppure deciso a rifarsi una vita e riconquistare il proprio ruolo.
    Su un palcoscenico nudo, col sostegno, gli intermezzi, il sottofondo, l'eco della musica mediterranea di Stefano Saletti e la Banda Ikona con la bella, suadente voce di Barbara Eramo, sono risuonati così i versi virgiliani, nella moderna, dicibile e ritmata versione di Mario Ramous rivista da Dario Del Corno, di Enea a Cartagine, dove rievoca col cuore spezzato la caduta della sua Troia e poi decide di partire, inflessibile, sordo ai sentimenti per compiere il suo destino, abbandonando Didone.
   
   

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