- Il progetto è stato descritto come una galleria di favole femministe che usa i toni della dark comedy e dell'umorismo per parlare di problematiche attuali e complesse, come il gaslighting e l'oggettivazione. Attraverso storie surreali che spaziano dall'horror al fantasy, Roar che debutta dal 15 aprile su Apple Tv + con un cast all star corale a partire da Nicole Kidman che è anche produttrice esecutiva (insieme a Per Saari e alla loro Blossom Films, vincitrice di un Emmy) si prefigge quindi il difficile compito di rappresentare gli ostacoli che le donne sono costrette ad affrontare ogni giorno per trovare il proprio posto nel mondo.
Tra le protagoniste anche Cynthia Erivo, Issa Rae, Merrit Wever, Alison Brie, Betty Gilpin, Meera Syal, Fivel Stewart e Kara Hayward. Alle protagoniste si aggiunge poi un folto gruppo di comprimari, che include Nick Kroll, Judy Davis, Alfred Molina, Daniel Dae Kim, Jake Johnson, Jason Mantzoukas, Chris Lowell, Ego Nwodim, Griffin Matthews, Peter Facinelli, Simon Baker, Hugh Dancy, Jillian Bell, Bernard White e Justin Kirk . La serie è basata su una serie di racconti di Cecelia Ahern, produttrice esecutiva della serie.
Nicole Kidman per reagire all'Alzheimer della madre, inizia a consumare le foto della propria infanzia; Issa Rae è una scrittrice che letteralmente scompare di fronte al razzismo di Hollywood. Altri episodi trattano invece di tematiche come l'oggettivazione - in un episodio appare una donna tenuta dal marito su uno scaffale, proprio come un trofeo - e l'incapacità del mondo di ascoltare, troppo spesso, le donne - in un altro episodio la protagonista scompare perché le persone sono incapaci di comprendere le parole che escono dalla sua bocca. Ma non mancheranno storie decisamente esilaranti, come quella di una donna morta che risolve il suo stesso omicidio. Spazio poi a racconti su sentimenti complessi, come la vendetta o l'amore.
Insomma donne che anche se danno appuntamento alle anatre, vivono sugli scaffali come fossero trofei, eppure sono alcentro di tematiche importanti perche le loro lotte sono universali.
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