Lara Croft torna sul grande schermo, ma non ha più il volto e le forme sexy di Angelina Jolie. Questa volta a vestire i panni dell'eroina armata di doppia pistola israeliana Ingram Mac 11 nel nuovo Tomb Raider diretto da Roar Uthaug in sala da domani con la Warner Bros, sarà la meno fumettistica e formosa Alicia Vikander: attrice drammatica svedese, classe 1988, compagna nella vita di Michael Fassbender.
Nel Reboot dell'omonimo film del 2003, troviamo così una eroina più giovane, meno esperta e comunque lontana anche dal personaggio eroticamente ansimante che aveva reso famosa, al di là della sua indubbia qualità digitale, la lunga serie di videogiochi pubblicata dal 1996 da Eidos Interactive e sviluppata da Core Design.
Insomma una Lara Croft un po' ragazza della porta accanto quella interpretata dalla Vikander, figlia di un eccentrico avventuriero-archeologo scomparso quando lei era ancora bambina.
A 21 anni Lara è cosi una delle tante ragazze che vive nella East London lavorando come corriere in bicicletta e riuscendo a malapena a guadagnare i soldi per l'affitto. Indipendente e determinata, la ragazza vuole farsi strada da sola rifiutando sia di assumere il comando dell'impero globale del padre, che di accettare l'idea che lui sia veramente scomparso. Ma un evento inaspettato dopo sette anni riporta Lara a voler capire e risolvere finalmente il mistero della morte del padre.
Ovvero le viene consegnato un rompicapo , un "puzzle", attraverso il quale ottiene una chiave che potrebbe aprire il mistero della morte del padre. E così Lara si lascia tutto alle spalle alla ricerca dell'ultima destinazione nota: una tomba leggendaria nascosta su un'isola mitologica, che potrebbe trovarsi al largo delle coste del Giappone.
La sua non sarà una missione facile; il solo fatto di raggiungere l'isola si rivelerà estremamente pericoloso. Da qui in poi la ragazza della porta accanto diventa lentamente e inesorabilmente la Lara che tutti conosciamo. Una che salta da un rudere all'altro, tira con precisione frecce con l'arco, e utilizza anche tutta una serie di gadget 2.0.
Il problematico e folle padre ha il volto di Dominic West, mentre Walter Goggins veste i panni di uno schiavista con pistola. La grande Kristin Scott Thomas è un'ambigua dirigente dell'azienda del padre.
Frase cult del film proprio quella della Scott Thomas: "Lara, tuo padre non c'è più. Puoi ripartire da dove si è fermato. Siete molto simili te e lui".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA