Seduta pesante per Tim in Piazza
Affari: dopo il crollo di giovedì e il tentativo di rimbalzo di
venerdì, il titolo del gruppo Tlc ha chiuso in Borsa in ribasso
del 4,5% a 0,211 euro dopo un avvio positivo e un minimo in
corso di giornata toccato a due euro netti.
Forti gli scambi: nella seduta sono passate di mano 1,1
miliardi di azioni Tim (pari a più del 7% del capitale), in
leggera frenata comunque rispetto ai due miliardi di giovedì e a
1,4 miliardi di titoli trattati venerdì.
Prima dell'apertura dei mercati la società, a valle di un
Cda tenuto nella giornata di domenica, ha confermato le
'guidance' e integrato la comunicazione che aveva fornito
giovedì con i dati sul flusso di cassa atteso, precisando la
strada che prenderà il debito partendo dal pro forma del 2024 a
7,5 miliardi.
Gli analisti insistono che il titolo "ha reagito alle cattive
notizie di un debito netto superiore alle attese nel 2024 e di
una generazione di cassa nel 2025-26 inferiore alle attese"
spiega per esempio Equita, che cita anche "le proiezioni
sull'Italia per il 2024" che "sembrano piuttosto aggressive" e
"l'incertezza legata al rinnovo del consiglio nella prossima
assemblea del 23 aprile".
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