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L'allarme dell'associazione europea dell'acciaio: 'I dazi Usa sono l'ultimo chiodo sulla bara dell'industria'

L'allarme dell'associazione europea dell'acciaio: 'I dazi Usa sono l'ultimo chiodo sulla bara dell'industria'

'Se l'acciaio europeo scompare, lo stesso vale per l'industria automobilistica europea, la sicurezza e la difesa europea, le infrastrutture energetiche, i trasporti'

BRUXELLES, 12 marzo 2025, 12:40

Redazione ANSA

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Bobine di acciaio. Immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Bobine di acciaio. Immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

"La politica America First del presidente Trump minaccia di essere l'ultimo chiodo nella bara dell'industria siderurgica europea. Se l'acciaio europeo scompare, lo stesso vale per l'industria automobilistica europea, la sicurezza e la difesa europea, le infrastrutture energetiche, i trasporti e altri. E' in gioco la sovranità europea". Lo ha detto il presidente dell'Associazione europea dell'acciaio (Eurofer), Henrik Adam, dopo l'annuncio dei dazi forfettari del 25% da parte degli Usa. Eurofer chiede a Bruxelles una "revisione efficace delle misure di salvaguardia dell'acciaio" europeo per "mitigare l'impatto" dei dazi.

L'imposizione dei dazi forfettari "aggrava un contesto di mercato già disastroso per l'industria siderurgica europea e rappresenta una vera minaccia per il suo futuro", si legge in una nota dell'associazione, che evidenzia come "la situazione generale del mercato dell'acciaio europeo" oggi sia "molto peggiore rispetto al 2018", quando i dazi della prima amministrazione Trump colpirono il comparto.
    "Queste nuove misure imposte da Trump sono più estese, quindi è probabile che l'impatto dei dazi statunitensi sia molto maggiore", ha evidenziato Adam. Washington, viene sottolineato, ora infatti "ha rimosso tutte le esenzioni di prodotto e le quote che l'Ue aveva precedentemente negoziato: con le esportazioni di acciaio europee verso gli Stati Uniti già diminuite di un milione di tonnellate, l'Ue ora rischia di perdere almeno un altro milione di tonnellate di export" oltreoceano. Inoltre, i dazi comprenderanno ora anche i prodotti siderurgici derivati, riducendo le opportunità di esportazione per un ulteriore milione di tonnellate di prodotti dell'Ue.
    Si aggrava poi il nodo della sovracapacità: il mercato europeo già saturo di importazioni di acciaio a basso costo dall'Asia, dal Nord Africa e dal Medio Oriente, si legge ancora nella nota di Eurofer, sarà ulteriormente inondato poiché l'acciaio destinato al mercato statunitense verrà reindirizzato: 18 milioni di tonnellate di acciaio sono state esportate negli Stati Uniti in regime preferenziale e sono ora a rischio di deviazione verso il mercato continentale.
    "La produzione di acciaio dell'Ue, che ha perso 9 milioni di tonnellate di capacità e 18.000 posti di lavoro solo nel 2024, è a rischio ancora maggiore. C'è anche la prospettiva che ancora più acciaio verrà deviato verso il mercato continentale se gli Stati Uniti imporranno dazi reciproci aggiuntive", è il monito dell'associazione.
    "I nostri produttori affrontano già i prezzi più alti dell'energia, pur avendo le massime ambizioni climatiche. Nel frattempo, vengono indeboliti da importazioni straniere più economiche e ad alta intensità di carbonio", ha spiegato ancora Adam, insistendo sulla necessità di rivedere al più presto le misure di salvaguardia Ue - l'impegno di Bruxelles è di farlo entro il 1° aprile - con tutele "solide ed efficaci".
   

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