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Il vino non è in crisi per i dazi, 2026 di svolta indica ricerca

Il vino non è in crisi per i dazi, 2026 di svolta indica ricerca

Girotto (Masi), incrementiamo la resilienza rafforzando il brand

MILANO, 19 marzo 2025, 14:11

Redazione ANSA

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Il vino non è in crisi per i dazi americani e il 2026 sarà l'anno della svolta. "L'andamento ciclico dell'economia ha sempre influenzato il consumo globale e il quadro attuale non fa eccezione. Se da un lato l'attuale contesto economico e geopolitico ha portato a una contrazione, la natura stessa dei cicli economici suggerisce che, mantenendo il fenomeno inflattivo sotto controllo, il 2026 potrebbe segnare l'anno di svolta con l'avvio, nel 2027, di una fase di ripresa per una nuova crescita sostenuta per il settore vitivinicolo".
    Il professor Jean-Marie Cardebat, dell'Università di Bordeaux, direttore della Cattedra Wines & Spirits di Parigi lo sottolinea presentando la ricerca accademica "Resilienza e preparazione al prossimo ciclo di consumo globale di vino" che ha scelto Masi, il gruppo vinicolo veronese come caso di studio. L'analisi, condotta insieme a Davide Gaeta, professore di economia dell'impresa vitivinicola e dei mercati agroalimentari e competitività Università degli Studi di Verona ha esaminato gli strumenti strategici necessari per adeguarsi ai prossimi cicli economici del settore vitivinicolo, riscontrando, per quanto riguarda l'Italia, "in Masi Agricola un interessante esempio di resilienza e di capacità di competizione all'interno di situazioni che possono rivelarsi critiche in mancanza di organizzazione, struttura e diversificazione". "In Masi cerchiamo di incrementare la resilienza in diversi modi, ma soprattutto rafforzando i processi strategici di identificazione, analisi e mitigazione dei rischi, non distogliendo mai l'attenzione dalla nostra stella polare: il brand. Negli anni il gruppo Masi ha attivato diverse leve strategiche che ci hanno permesso di rispondere in anticipo all'evoluzione dei cicli economici, trasformando le sfide in opportunità" spiega Federico Girotto, ad Masi Agricola. "Abbiamo lavorato - precisa - sulla sostenibilità, sull'omnicanalità comunicativa e distributiva, e sul rafforzamento della Masi Wine Experience, abbiamo investito nell'innovazione di prodotto, come con Fresco di Masi, la linea di vini biologici e nell'ampliamento del portafoglio".
   

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