Seduta nervosa ma alla fine
ampiamente positiva per i mercati azionari del Vecchio
continente, che hanno recuperato buona parte dei cali della
vigilia scatenati dai timori sui dazi Usa.
La Borsa migliore è stata quella di Francoforte, che ha
chiuso con un aumento dell'1,5%, seguita da Milano con l'indice
Ftse Mib in crescita dell'1,3% a 38.557 punti. Bene anche Madrid
in rialzo dell'1,2% e Parigi (+1,1%) mentre si sono mossi più
cauti i listini di Amsterdam e Londra, saliti rispettivamente
dello 0,7% e dello 0,5%.
L'euro ha tenuto quota 1,08 contro il dollaro, mentre lo
spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso in ribasso:
il differenziale ha concluso la seduta a 110 punti base contro i
115 dell'avvio. In una giornata di calo dei tassi su tutti i
titoli di Stato europei, il rendimento del prodotto del Tesoro è
sceso al 3,78%, con un calo di sette 'basis point.
Sul fronte dell'energia, prezzo del gas in deciso aumento sul
mercato di Amsterdam, di riferimento per l'Europa: il future sul
metano con consegna a maggio ha chiuso in rialzo del 4,8% a 42,6
euro al Megawattora. Calmo il petrolio, in calo di qualche
frazione ma comunque in grado di tenere il livello dei 71
dollari al barile.
In questo clima tra i titoli maggiori di Piazza Affari i
migliori sono stati quelli di Unipol e Tim, in crescita finale
del 2,8%, mentre Leonardo è salito del 2,7% e Ferrari del 2,4%.
Bene in genere le banche, con Unicredit in aumento del 2,2%,
mentre qualche vendita si registra tra Saipem (-1,2%) e Pirelli,
che ha chiuso in ribasso dell'1,3% a 5,4 euro.
Tra i titoli a minore capitalizzazione Enav, dopo aver chiuso
un 2024 con risultati record e un nuovo piano industriale al
2029 dai forti investimenti, ha concluso con una crescita del
del 3,8% a 3,78 euro.
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