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Oggi il via libera definitivo da Gb ed Eni al progetto di cattura di carbonio

Oggi il via libera definitivo da Gb ed Eni al progetto di cattura di carbonio

Eni, utile dei primi tre mesi cala a 1,4 miliardi di euro. Rivisti i piani di spesa 2025

ROMA, 24 aprile 2025, 08:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Regno Unito ed Eni daranno oggi il via libera definitivo a un enorme progetto di cattura e stoccaggio di carbonio in Inghilterra dagli impianti industriali nel polo industriale HyNet North West di Liverpool e Manchester.

Secondo quanto anticipato dal Financial Times, l'annuncio avverrà nel vertice di due giorni sulla sicurezza energetica con oltre 60 leader riuniti a Londra.

Il progetto assicurerebbe i 350.000 posti di lavoro nel settore manifatturiero della regione grazie al piano che creerà 17 miliardi di sterline di valore economico nei prossimi 25 anni. 

L'Eni prevede inizialmente di stoccare 4,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica all'anno in diversi giacimenti di gas ormai esauriti a circa un chilometro sotto il fondale marino nella baia di Liverpool, che dovrebbero raggiungere i 10 milioni di tonnellate dopo il 2030, l'equivalente delle emissioni annuali di 4 milioni di automobili.

Lo scorso ottobre, il governo britannico aveva dichiarato che avrebbe sostenuto HyNet e un altro progetto sulla costa orientale, Net Zero Teeside, con un finanziamento di quasi 22 miliardi di sterline in 25 anni.

All'epoca, ricorda l'Ft, l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, affermò che il sostegno rappresentava un "passo significativo" per la creazione di un'industria britannica per la cattura del carbonio. In marzo, la pipeline di Eni ha ottenuto l'autorizzazione urbanistica, aprendo la strada all'approvazione finale dell'investimento. 

Eni, utile dei primi tre mesi cala a 1,4 miliardi di euro

Eni chiude i primi tre mesi del 2025 con l'utile netto adjusted (rettificato) a 1,41 miliardi di euro, in calo dell'11% rispetto allo stesso periodo del 2024 e l'utile netto a 1,17 miliardi (-3%). L'utile operativo proforma adjusted è stato di 3,68 miliardi anch'esso in calo dell'11%. In calo del 5% nel trimestre la produzione di idrocarburi a 1,64 milioni di barili al giorno. Lo comunica il gruppo energetico nella nota sui conti dopo il via libera del cda. 

Nel primo trimestre 2025, Eni osserva che "l'Ebit proforma adjusted di 3,7 miliardi è aumentato di circa il 36% su base sequenziale in uno scenario di riferimento simile, grazie all'eccellente performance della E&P(Espolorazione e produzione), al solido contributo di Ggp (Gas e gnl) e al costante miglioramento dei nostri satelliti Enilive e Plenitude. Nel confronto con il primo trimestre 2024, l'Ebit evidenzia un calo dell'11% dovuto alla flessione di circa il 10% del prezzo del petrolio Brent" a 75,66 dollari al barile da 83,24.

In particolare, il business E&p ha realizzato nel primo trimestre 2025 un utile operativo proforma adjusted di 3,3 miliardi di euro (-2% rispetto allo stesso periodo del 2024), l'utile del portafoglio Ggp è aumentato del 34% a 473 milioni, quello dei settori della mobilità Enilive e delle rinnovabili Plenitude hanno realizzato 336 milioni di euro (-21%). Continua la perdita della Chimica che è arrivata a 334 milioni dai 53 dei primi tre mesi del 2024.
Il flusso di cassa netto da attività operativa è salito del 25% a 2,38 miliardi.

Eni, tra i vari risultati, rileva "la costante crescita dei nostri satelliti legati alla transizione" con Enilive che "ha avviato l'unità per la produzione di carburanti sostenibili per l'aviazione presso Gela, della capacità di 400mila tonnellate l'anno" e Plenitude che "ha completato diversi progetti di installazione di impianti di energia rinnovabile in Italia, Spagna e Regno Unito".

Inoltre il gruppo sottolinea gli "innovativi modelli finanziari e la disciplina nella spesa per generare valore per gli azionisti e ridurre l'indebitamento". Si ricorda che sono stati finalizzati l'investimento del 30% del fondo Kkr in Enilive con un incasso complessivo di 3,6 miliardi di euro e la seconda tranche dell'investimento del fondo Eip in Plenitude, che incrementa la partecipazione al 10%, con un incasso per Eni di 0,2 miliardi. "I proventi ottenuti dalla valorizzazione dei nostri satelliti e i successi nell'applicazione del modello dual exploration migliorano il leverage proforma che si attesta al livello di 0,12". Nel primo trimestre 2025, remunerati gli azionisti con 1,2 miliardi di cassa. 

Eni, per contesto e dazi rivede i piani di spesa 2025

"In risposta ai rischi macroeconomici e alle incertezze sui dazi commerciali", Eni "ottimizza i piani di spesa per il 2025 e farà ricorso alle leve di portafoglio. Le azioni di mitigazione relative agli investimenti, portafoglio, costi e altre iniziative di cassa sono previste compensare oltre 2 miliardi di euro di effetti negativi dello scenario". Lo afferma Eni a proposito dell'outlook 2025.

Gli investimenti lordi per il 2025 sono stati rivisti al di sotto di 8,5 miliardi rispetto a una previsione di 9 miliardi.

Gli investimenti al netto delle dismissioni sono attesi inferiori a 6 miliardi rispetto a una stima tra 6,5-7 miliardi. 

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