"Dobbiamo accelerare la transizione,
non rallentarla, e sostenerla con investimenti innovativi a
tutto campo, perché questo produrrebbe risultati positivi per
tutti i settori sia al 2035, sia al 2050, con l'ovvia eccezione
dell'estrazione e della produzione di combustibili fossili". Lo
ha dichiarato il direttore scientifico dell'ASviS, Enrico
Giovannini, commentando la pubblicazione del "Rapporto di
Primavera 2025".
"Rispetto allo scenario di base - ha proseguito Giovannini - il
valore aggiunto della manifattura resterebbe invariato nel 2035,
ma crescerebbe del 9,3% nel 2050; quello dei servizi
aumenterebbe dello 0,5% nel 2035 e del 5,9% nel 2050; quello
delle costruzioni del 6,9% e del 18,2%; quello dell'agricoltura
resterebbe stabile nel 2035, ma crescerebbe del 7,1% nel 2050;
quello delle utilities del 13,9% nel 2035 e del 52,6% nel 2050,
con la ricomposizione a favore della generazione e distribuzione
di energia elettrica da rinnovabili".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA