"Siamo a buon punto, sicuramente
non arriveranno nomine entro questo mese perché vorrei finire di
fare il giro di tutte le autorità ed evitare fughe in avanti.
Poi inizieremo a fare le nomine a partire da quei porti dove ci
sono già intese". Lo ha detto Edoardo Rixi, viceministro alle
infrastrutture, durante un incontro avvenuto al porto della
Spezia a seguito di una visita per la nuova cabina di
trasformazione per l'elettrificazione della banchina di Molo
Garibaldi. "Quello della Spezia è un porto delicato, strategico
per il Paese, e dobbiamo fare le cose con molta consapevolezza
ed evitando al massimo le contrapposizioni. Mi piacerebbe
trovare presidenti votati dall'intero arco costituzionale.
Chiuderemo in tempi ragionevolmente brevi". Nel caso del
presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Orientale, che
mette insieme la Spezia in Liguria e Marina di Carrara in
Toscana, serve l'intesa tra i presidenti delle rispettive
Regioni oltre al voto delle commissioni competenti di Camera e
Senato. L'Adsp è attualmente commissariata. "Situazione non
voluta dal governo, ma nata dal fatto che l'ex presidente ha
legittimamente deciso di dimettersi per fare un altro mestiere -
sottolinea Rixi -. Abbiamo nominato commissaria la segretaria
generale che conosceva questo porto in cui sono in corso
investimenti importanti". In merito ai dazi annunciati
dall'amministrazione Trump. "Non mi spaventano - dice il
viceministro -. Mi spaventa la staticità del nostro continente.
Dobbiamo tornare a dialogare con il mondo, non ci sono solo
Stati Uniti e Cina. L'Italia è centrale e lo può essere ancora
di più se sfrutta la propria capacità commerciale. Il Piano
Mattei e il corridoio Imec sono per esempio elementi da
valorizzare che puntano territori in cui i nostri traffici sono
modesti e possono essere implementati. Dobbiamo ragionare come
Paese e non come singoli individui".
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