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Federagenti, Italia si svegli con Zes e zone logistiche speciali

Federagenti, Italia si svegli con Zes e zone logistiche speciali

'Per affrontare una guerra commerciale che si preannuncia lunga'

GENOVA, 23 aprile 2025, 14:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"L'Italia deve abbandonare ogni indecisione e imprimere una brusca accelerazione a tutti i progetti di zone economiche speciali (Zes), zone franche e zone logistiche speciali, per affrontare con munizioni efficaci una guerra commerciale che si preannuncia lunga e che già oggi sta sconvolgendo gli equilibri e la convivenza fra Stati Uniti e Cina". Lo sollecita il presidente della Federazione italiana agenti e mediatori marittimi (Federagenti) Paolo Pessina parlando apertamente della necessità di "svegliarsi".
    "Da ormai due decenni ci eravamo abituati a cambiamenti repentini, ma il post covid e quindi l'instabilità globale dei mercati, specie di quelle aree del pianeta che sono ripiombate nell'incubo della guerra, per non dimenticare la conflittualità commerciale permanente - sottolinea Pessina - stanno rendendo quasi compulsivi i ritmi decisionali esasperando la capacità di reazione".
    "Piaccia o non piaccia, non esistono spazi per riflessioni prede della burocrazia e anche l'Italia è chiamata a premere sull'acceleratore schierando tutte le forze di cui dispone - sostiene il presidente di Federagenti - . Il dibattito sulle aree con regimi doganali, ma anche contributivi e fiscali privilegiati non può più essere tirato per le lunghe. Le scelte, incluse quelle di delimitazione delle zone a regime speciale, devono essere compiute nel tempo più breve possibile e parallelamente va sfruttata ogni piega interpretativa nei regolamenti europei per rendere il sistema Italia, in primis i porti, quindi interporti e centri merce, nuovamente competitivo".
    "L'impressione di Federagenti - aggiunge Pessina - è che esistano margini ben più ampi per fare delle zone a regime doganale, fiscale e tributario, speciale delle vere e proprie teste di ponte contro la guerra commerciale globale in atto".
   
   

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