Il presidente di Confindustria
Carlo Bonomi sarà venerdì 8 luglio in Calabria, a Catanzaro, per
incontrare il presidente della Regione Roberto Occhiuto e
partecipare, alle 9:45, assieme al governatore e al presidente
di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, alla riunione del Comitato
di Presidenza dell'associazione degli imprenditori calabresi.
Alla riunione saranno presenti Natale Mazzuca, componente del
Consiglio Generale di Confindustria, Fortunato Amarelli
(presidente Confindustria Cosenza), Mario Spano' (Crotone),
Domenico Vecchio (Reggio Calabria), Rocco Colacchio (Vibo
Valentia), Giovan Battista Perciaccante (Ance Calabria), Daniele
Diano (Comitato Piccola Industria), Umberto Barreca (Gruppo
Giovani Imprenditori), avrà come oggetto il "Patto per lo
Sviluppo della Calabria".
"La visita del presidente Bonomi - è detto in un comunicato
dell'associazione - si inquadra nell'ambito di una forte azione
di politica economica e di disegno industriale avviata da
Unindustria Calabria, il cosiddetto 'Patto per lo Sviluppo', che
si configura come una diretta ed immediata conseguenza del
cambio di passo, impresso da Unindustria Calabria. Obiettivo
prioritario è certamente quello di assurgere ad un ruolo di
governance strategica che consente di orientare le risorse
finanziarie disponibili e gli investimenti, al fine di generare
un percorso di crescita di lungo periodo, idoneo a determinare
un significativo e concreto mutamento dei parametri di sviluppo
occupazionale che da troppi anni caratterizzano la Regione
Calabria".
"In tale direzione - è detto ancora nel comunicato - si
inserisce la necessaria e conseguente azione ad ampio raggio,
coinvolgendo tutti i livelli istituzionali, in una logica di
assoluta condivisione degli obiettivi strategici quali ad
esempio, le infrastrutture, la logistica avanzata, la mobilità
sostenibile, le infrastrutture digitali e, soprattutto, gli
investimenti. Con il Patto per lo Sviluppo, proposto da
Unindustria Calabria, si determina un vero e proprio salto di
qualità, trasformando una rituale e semplice rivendicazione
territoriale, in un piano programmatico di disegno industriale
che consente da un canto, di intercettare con efficacia le
significative risorse disponibili, e dall'altro, di imprimere
un'accelerazione di modernizzazione del sistema produttivo, in
linea con le nuove opportunità dettate dalle transizioni in
atto".
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