"Il tema trattato ci vede
particolarmente impegnati. Per la nostra mission, per le
competenze a noi attribuite dalla legge". Così Edoardo
Imperiale, direttore generale della Stazione Sperimentale per
l'Industria delle Pelli e delle materie concianti (Ssip),
intervenendo al convegno 'Marchi d'impresa: case historires'
nella sessione 'Contraffazione del marchio' presso l'Archivio di
Stato di Napoli, diretto da Candida Carrino.
Un week end dedicato alla messa a fuoco dell'importanza dei
marchi e della loro salvaguardia contro i contraffattori del
prodotto.
"La Stazione Sperimentale per l'Industria delle Pelli e delle
materie concianti (SSIP) è - ha ricordato Imperiale - un
Organismo di Ricerca Nazionale istituito con regio decreto nel
1885. Da allora opera a supporto di tutte le aziende italiane
del settore conciario e della filiera Pelle con attività di
ricerca e sviluppo, formazione, certificazione di prodotti e
processi, analisi, controlli e consulenza scientifica. Negli
ultimi anni, grazie alla collaborazione con le Università e con
le Istituzioni competenti, sempre più centrale. Un percorso che
deve assolutamente continuare e crescere".
"La Ssip, con tutti gli operatori, pubblici e privati, che
lavorano per la legalità e per la tutela della produzione
italiana di qualità, e' in campo - ha detto Imperiale - per dare
il suo contributo contro le contraffazioni, per la
certificazione di qualità e per la tutela del Made in Italy".
"Con le disposizioni in materia di utilizzo dei termini 'cuoio',
'pelle' e 'pelliccia' e di quelli da essi derivati o loro
sinonimi e la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi del
decreto legislativo n. 68/20è diventata - ha spiegato -
riferimento nazionale per queste sfide".
La Ssip ha partecipato alla due giorni contribuendo alle
esposizioni e con le fotografie più rappresentative dei
laboratori custodite presso la Biblioteca, nonché con alcuni
fascicoli storici della rivista ufficiale, CPMC, a testimonianza
della ultracentenaria attività partita con la prima
pubblicazione del 1923.
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