La Camera di Commercio di Napoli,
presieduta da Ciro Fiola, istituisce un fondo a favore delle
imprese che assumeranno donne vittime di violenza. L'annuncio è
stato dato nel corso di un incontro organizzato dal Comitato
Imprenditoria Femminile, presieduto da Stefania Brancaccio, in
occasione della giornata contro la violenza sulle donne. La
proposta è stata portata in Giunta dalla vicepresidente
dell'Ente, Liliana Langella.
"Abbiamo accolto con molto entusiasmo la proposta del Comitato -
ha spiegato il presidente Fiola - perché c'è bisogno di fornire
risposte concrete. I soldi delle imprese devono ritornare alle
imprese, in questo caso attraverso un percorso virtuoso che
incentivi la responsabilità sociale. La violenza sulle donne,
come quella sui bambini o su chiunque, va contrastata con ogni
azione possibile, partendo dalla formazione di una coscienza
condivisa forte e capace di sconfiggere un'autentica piaga dei
nostri tempi".
"Ho sottoposto al Presidente Fiola una proposta che lui ha
accolto immediatamente - ha spiegato Langella -. Insieme abbiamo
deciso che il Comitato si sarebbe fatto promotore di questo
bando a favore delle donne vittime di violenza. Pertanto la
Camera di Commercio pubblicherà, nel 2023 bandi per un
inserimento delle donne vittima di violenza nel mondo del
lavoro, dando un incentivo alle imprese che le assumono. Le
forme del sostegno sono allo studio, ma mi curerò di chiedere in
Giunta un fondo consistente. Abbiamo in animo di organizzare
un'operazione che riesca ad avere un risultato tangibile per
fornire un contributo reale alle vittime".
All'iniziativa hanno preso parte anche l'assessore Regionale
alla Formazione, Armida Filippelli, la consigliera regionale,
Bruna Fiola, la componente del Cif, Valentina Capuano e
l'Ispettore Superiore della Polizia di Stato, Carmela Serrone.
"La volontà è stata quella di non fare nessuna commemorazione ma
di essere propositivi - ha sostenuto la presidente del Cif,
Stefania Brancaccio -. Le imprese, dal canto loro, devono fare
molta formazione, non solo alle donne, ma anche e soprattutto
agli uomini. Devono essere programmati, all'interno
dell'impresa, momenti di cultura, nell'ottica della
responsabilità sociale che un'azienda ha. La violenza sulle
donne si trova in tutti gli ambienti sociali. Ovunque. Ed è in
quella direzione che dobbiamo andare per dare una risposta
concreta".
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