"La condizione delle
infrastrutture, legate alla viabilità siciliana, è tra le
peggiori d'Europa. Un grave, gravissimo limite che continua
inesorabilmente a pesare e ad incidere negativamente sullo
sviluppo della nostra terra, relegata ai margini di ogni
classifica. Il grido d'allarme è rivolto, in particolare, al
deficitario stato di salute in cui versano strade e porti".
Inizia così la lettera aperta che Cna Fita Sicilia ha inviato al
Presidente della Regione, Renato Schifani. "Questo desolante
scenario, a tratti anche drammatico - affermano Massimo Spada,
Rosario Tumino, Giorgio Stracquadanio e Daniela Taranto della
Cna Fita - che ha messo e mette in seria difficoltà un comparto
tanto importante quanto strategico per il territorio regionale:
l'autotrasporto merci e persone. La condizione degli oltre
20.000 km di rete stradale siciliana è lontana anni luce
dall'essere accettabile. I 600 km di autostrada sono in cura
permanente. Esempio emblematico i 193 km che collegano
Palermo-Catania, caratterizzati da continue interruzioni legate
ad ogni tipo di riparazione. Lo sviluppo delle aree portuali,
sia nella Sicilia Occidentale e sia nella Sicilia Orientale, è
fermo al palo. Eppure l'incidenza che hanno i porti sulle
esportazioni dei nostri prodotti e sul turismo è molto
significativa: sulla base dei dati Istat, il 70% delle merci, in
ingresso ed in uscita dall'isola, viene trasportato su gomma,
così come è sempre più significativo il ruolo economico in
riferimento alle presenze turistiche".
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