"Lo studio dei due economisti
dell'Ocse Cazes e Garnero, citato oggi da un articolo de La
Stampa e ieri dal Financial Times, evidenzia in maniera chiara e
netta come il salario minimo sia uno strumento fondamentale
anche per contrastare l'inflazione che galoppa ormai da due anni
e abbatte il potere d'acquisto dei cittadini. I lavoratori più
vulnerabili garantiti dal salario minimo, nei paesi in cui
questo istituto esiste, hanno goduto di una protezione che
invece quelli italiani non hanno". Lo dichiara in una nota il
deputato M5S Davide Aiello, componente della commissione Lavoro
di Montecitorio.
"Per il governo Meloni non c'è fretta, i lavoratori italiani
possono aspettare. Piuttosto che approvare la proposta unitaria
delle opposizioni, Fdi, Lega e Forza Italia preferiscono
prendere tempo per mera tattica politica e affidarsi agli
approfondimenti del Cnel - aggiunge -. Lo stesso che, secondo
quanto raccontato oggi dal Foglio, è paralizzato dai ricorsi e
sospeso tra un vecchio Consiglio in prorogatio e quello nuovo
non ancora operativo. Il governo Meloni immola così la dignità e
la condizione di vita di milioni di lavoratori sull'altare della
melina politica e delle pastoie burocratiche del Cnel. Mentre il
prezzo della benzina continua a crescere, il governo rimanda
ogni decisione sulle accise e preannuncia una stagione di
austerity senza precedenti. E' evidente che il governo Meloni e
le esigenze dei cittadini più fragili sono due rette parallele
che non si incontrano mai".
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