Più di duecento cooperatori hanno
partecipato all'incontro organizzato da Legacoop Romagna con il
candidato del centrosinistra alle elezioni regionali Michele de
Pascale, svolto questa mattina alla sala della Cooperazione di
Cesena. Sul palco con de Pascale c'erano il presidente di
Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, i vicepresidenti Romina Maresi e
Valerio Brighi e il presidente di Legacoop nazionale, Simone
Gamberini. Assente Elena Ugolini, che ha declinato l'invito al
confronto pubblico.
In sala, numerosi referenti istituzionali come il Sindaco di
Cesena Enzo Lattuca, il Sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, il
Sindaco di Longiano Mauro Graziano, gli assessori del Comune di
Rimini Juri Magrini e Mattia Morolli. Nove i cooperatori che in
rappresentanza dei rispettivi settori di appartenenza hanno
rivolto altrettante domande al candidato sui temi legati al loro
comparto. Lucchi in apertura ha ricordato le numerose sfide che
il territorio ha di fronte: il cambiamento climatico, reso
evidente dalle recenti alluvioni, l'invecchiamento della
popolazione, la riduzione dei consumi e l'impoverimento delle
comunità, la difficoltà a trovare personale, la necessità di
fare ripartire l'ascensore sociale. "Temi complessi - ha detto
Lucchi — che hanno necessità di pensiero lungo e non di
semplificazioni"."De Pascale - fa sapere Legacoop - ha risposto
punto per punto su ogni tema che gli è stato posto,
approfondendo i singoli argomenti a partire dalla Provincia
unica.
Il candidato si è detto favorevole, a tre condizioni: che
l'elezione torni nelle mani dei cittadini, che sia dotata di
funzioni di pianificazione economica e sociale reali e che il
percorso di fusione non la penalizzi nella presenza delle
articolazioni dello Stato, come tribunali e prefetture". Nelle
sue conclusioni il presidente di Legacoop nazionale Simone
Gamberini ha ricordato che è arrivato il tempo di scelte che non
possono più essere rinviate, dal riassetto del territorio alla
sanità. La cooperazione è consapevole di essere in una
transizione determinante: il movimento cooperativo c'è ed è a
disposizione per riprendere il confronto e costruire una visione
di profonda innovazione del progetto regionale.
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