"I dati presentati ieri a "Vivere
nella società: lavoro, autonomia, indipendenza", l'iniziativa
che abbiamo promosso con lo Spi Cgil di Roma e Lazio, Fish Lazio
e Capodarco, confermano come nonostante un sistema di norme
avanzato la condizione delle persone con disabilità sia
peggiorata negli ultimi anni". Così, in una nota, il segretario
generale della Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola.
"Mentre l'incidenza di esposizione al rischio di povertà per
le persone senza disabilità è rimasta pressoché stabile dal 2012
(14,9%), - continua la nota - per le persone con disabilità non
solo l'incidenza è più elevata ma è passata dal 18,8% del 2012,
al 21% del 2020. In caso di limitazioni più gravi il rischio di
povertà sale al 32,5%. Rafforzare i percorsi di inclusione
lavorativa, che favoriscano la continuità dal mondo della
scuola, dell'università, la formazione professionale fino
all'avviamento al lavoro, diventa quindi una priorità per
migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità e
per garantire l'autonomia e l'indipendenza economia e sociale.
Serve quindi che la Regione Lazio apra una discussione sulle
politiche attive mirate sulle diverse disabilità, coinvolgendo
tutti i livelli istituzionali del territorio, le organizzazioni
sindacali e le associazioni delle persone con disabilità e
costruire una gestione integrata dei centri per l'impiego
pubblici, dei servizi sociali e sanitari per favorire
l'inclusione lavorativa".
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