La diminuzione su base mensile
dell'export riguarda tutti i raggruppamenti principali di
industrie, a eccezione di beni di consumo durevoli (+8,6%); le
riduzioni più ampie si rilevano per energia (-10,7%) e beni
strumentali (-7,4%). L'Istat spiega che la contrazione è stata
condizionata da operazioni di elevato impatto (cantieristica
navale), registrate a settembre 2024; al netto di queste, si
stima una riduzione più contenuta, pari a -1,6%.
Dal lato dell'import, l'aumento mensile avviene per effetto
soprattutto dei maggiori acquisti di energia e beni strumentali.
In particolare, a esclusione di beni intermedi (-4,3%), si
registrano aumenti congiunturali diffusi di diversa entità:
energia (+8,0%), beni strumentali (+2,5%), beni di consumo non
durevoli (+0,7%) e beni di consumo durevoli (+0,1%).
Nel trimestre agosto-ottobre 2024, rispetto al precedente,
l'export registra una riduzione dello 0,2% cui contribuisce il
calo delle vendite di energia (-18,1%) e beni strumentali
(-4,0%). Nello stesso periodo, l'import mostra un rialzo dello
0,3%, spiegato dai maggiori acquisti di beni di consumo durevoli
(+5,4%) e non durevoli (+0,6%) e beni intermedi (+1,8%).
La flessione dell'export su base annua di ottobre è
determinata dalle minori vendite di energia (-57,4%) e beni
strumentali (-10,5%); crescono, invece, le esportazioni di beni
di consumo durevoli (+37,7%), beni intermedi (+4,9%) e beni di
consumo non durevoli (+4,5%). La flessione dell'import è quasi
interamente spiegata dalla contrazione degli acquisti di energia
(-24,3%).
Sempre a ottobre, il saldo commerciale con i paesi extra Ue27
è positivo e pari a +5.709 milioni (+5.089 milioni nello stesso
mese del 2023). Il deficit energetico (-4.562 milioni) è
inferiore rispetto a un anno prima (-5.486 milioni). L'avanzo
nell'interscambio di prodotti non energetici è pari a 10.271
milioni (era +10.574 milioni di a ottobre 2023).
Nel mese si rilevano infine ampie riduzioni su base annua
delle esportazioni verso paesi Opec (-16,9%) e Stati Uniti
(-11,8%). Crescono le vendite verso Turchia (+33,0%), paesi
Asean (+15,0%), paesi Mercosur (+12,2%) e Regno Unito (+8,7%).
Le importazioni dai paesi OPEC (-33,9%) registrano un'ampia
contrazione tendenziale; diminuiscono anche gli acquisti da
Regno Unito (-4,4%), Stati Uniti (-3,2%) e Cina (-2,1%). Per
contro, aumentano le importazioni dagli altri principali paesi
partner extra Ue27, con gli incrementi tendenziali più ampi per
paesi Mercosur (+21,9%) e India (+11,2%).
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