"La manovra regionale da 400
milioni di euro rappresenta un male evidentemente necessario. Si
tratta di un intervento strutturale non più rinviabile, dovuto
alla progressiva riduzione di trasferimenti statali che si
registra da anni con diversi Governi, e anche all'impennata di
spese, a partire da quella sanitaria, verificatasi a seguito
della pandemia". Così Francesco Milza,
presidente di Confcooperative Emilia-Romagna i cui vertici hanno
incontrato a Bologna la sottosegretaria alla Presidenza della
Regione, Manuela Rontini, che ha illustrato il programma di
mandato del presidente de Pascale e il bilancio previsionale
approvato dalla Giunta.
"Le decisioni politiche, in particolare quelle più difficili
e dolorose - ha osservato Milza - devono essere fatte in
funzione di un miglioramento dei servizi. Confidiamo che la
manovra di bilancio della Regione vada proprio in questa
direzione, a partire dall'aumento delle risorse per la sanità,
per i servizi socio-assistenziali, per il trasporto pubblico
locale e per la tutela del territorio; tutti interventi
fondamentali per la tenuta della coesione sociale".
Ad ogni modo, ha puntualizzato, "segnaliamo con l'aumento
dell'Irap, tassa calcolata sul costo del lavoro, si penalizzano
in particolare le imprese ad alta intensità lavorativa come le
cooperative. Pur sapendo che l'Irap rappresenta una delle poche
leve a disposizione della Regione - ha concluso il presidente
della Concoperative regionale - avremmo preferito che si
puntasse a colpire la rendita e la speculazione finanziaria".
All'incontro con i cooperatori Rontini, dal canto proprio,
ha sottolineato come "la manovra di bilancio cerchi di
rispondere anche ad alcune delle richieste avanzate dalla
cooperazione per un miglioramento dei servizi a cittadini e
imprese. Non si tratta di scelte facili, proprio per questo
abbiamo ritenuto di farle a inizio legislatura, per costruire
percorsi di riforma adeguati alle grandi sfide che abbiamo
davanti".
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