Le priorità
per i pensionati toscani della Cisl sono equità fiscale, riforma
delle pensioni, sanità e cura della non autosufficienza. Le ha
indicate il segretario generale Viviano Bigazzi nella sua
relazione al Congresso della Fnp-Cisl Toscana a Montecatini
Terme (Pistoia) oggi e domani. Pesante la situazione della non
autosufficienza, su cui la Cisl sta conducendo un'indagine ad
hoc. "Lotta all'evasione fiscale, alleggerimento del carico
fiscale su pensioni e lavoro, separazione di previdenza e
assistenza, e riforma del sistema pensionistico, attenzione alla
non autosufficienza e rafforzamento della sanità", sono le
priorità poste da Viviano Bigazzi.
Ai lavori presenti anche la segretaria generale Cisl
Toscana, Silvia Russo e il segretario generale nazionale
Fnp-Cisl, Emilio Didonè.
Sulle pensioni Bigazzi ha sottolineato l'esigenza di
riformare le pensioni verso "un sistema che dia certezze" sia
per i già pensionati, che per chi lavora oggi, "si deve sapere
quando si andrà in pensione e con quale importo". La riforma
dovrà prevedere "una pensione di garanzia per i giovani e per
chi ha avuto lavori saltuari, gravosi e usuranti", inoltre va
"riconosciuto il ruolo di cura dei caregiver", servono
"flessibilizzazione del sistema", "rilancio della pensione
integrativa favorita da una tassazione di vantaggio",
"separazione fra previdenza e assistenza".
Per la Toscana, anche alla luce di dati demografici che la
designano come una delle regioni con più anziani, ulteriormente
in crescita fino al 2050, secondo Bigazzi "le sfide vanno dalla
riorganizzazione della sanità a una vera risposta ai cittadini
non autosufficienti e alle loro famiglie".
Sul fronte sanitario il segretario Fnp ha ricordato la
sperimentazione, avviata con la Regione, del nuovo assetto della
sanità territoriale, mettendo sotto osservazione 12 Cot, 12
Ospedali di comunità e 12 Case di comunità in vari territori,
sperimentazioni che, sottolinea Bigazzi, "ci dovranno consentire
di capire se i modelli proposti rispondono alle nostre
aspettative". Sulla non autosufficienza Bigazzi ha evidenziato
"l'inadeguatezza delle risposte" offerte, "il livello di
copertura dei servizi territoriali si ferma in Toscana al 27%
della popolazione anziana e le risposte che si trovano nelle Rsa
e nei centri diurni della nostra regione sono fortemente
sottodimensionate rispetto ai bisogni assistenziali".
Per Bigazzi, "occorre riprendere il confronto" per
arrivare a "innovare profondamente il sistema delle risposte
agli anziani non autosufficienti e alle loro famiglie",
"potenziando l'assistenza, incrementando le risorse economiche e
umane dedicate (aumentando non solo il valore, ma anche il
numero delle quote sanitarie), potenziando il sistema delle
risposte non residenziali (centri diurni e assistenza
domiciliare), aumentando l'integrazione socio-sanitaria,
mettendo in campo iniziative a favore dei care-giver familiari,
semplificando la burocrazia".
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