Per Sandro Camilli, presidente
nazionale dell'Associazione Italiana Sommelier (Ais), partner
storico di Only Wine, "il vino, oggi, non è più solo un prodotto
agricolo, ma un simbolo culturale, una forma di racconto del
territorio e dell'identità. Only Wine, in questo senso, è un
palcoscenico necessario. Per i giovani produttori, è l'occasione
di raccontarsi, di crescere e di confrontarsi. E per il
pubblico, è una finestra su una nuova generazione di vignaioli,
capace di coniugare tradizione e innovazione, qualità e visione"
Anche il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi e
l'assessora al Turismo Letizia Guerri hanno evidenziato quanto
l'evento sia ormai parte integrante dell'identità culturale
della città di Alberto Burri, e che sarà ospitato in un palazzo
rinascimentale dove con degustazioni davanti a operee di Luca
Signorelli e di Alberto Burri. Un appuntamento capace di
generare valore e attrattività, non solo in termini turistici,
ma anche economici e formativi, col coinvolgimento degli
istituti professionali. "Quello che ci guida da dodici anni - ha
precisato Andrea Castellani, ideatore e project manager di Only
Wine - è la volontà di dare spazio ai talenti, alle idee,
all'energia dei giovani produttori in una sorta di Erasmus del
vino. Only Wine è nato per essere una vetrina, ma è diventato
molto di più: una comunità, un laboratorio, un percorso
condiviso. Quest'anno allarghiamo lo sguardo, con nuove
collaborazioni e l'ingresso di produttori internazionali
provenienti da oltre oceano, ma il cuore resta lo stesso:
ascoltare il territorio e dare voce a chi ci crede davvero".
Only Wine è un progetto che "dà valore ai territori e alle
persone che li raccontano attraverso il vino, se ne esce con più
fiducia su se stessi e sulla qualità espressa in cantina", ha
sottolineato Francesco Saverio Russo, wine blogger e
selezionatore delle realtà vitivinicole presenti alla
mostra-mercato altotiberina.
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