Per il presidente di Confartigianato
"va rivisto il Patto di stabilità, creando spazi economici per
sostenere gli investimenti privati, e va negoziata una
riprogrammazione delle misure del Pnrr, con la proroga delle
scadenze a livello europeo. Inoltre, va semplificato e
rimodulato il green deal per adattarlo a nuove strategie europee
di sviluppo sostenibile e capace di generare competitività". Ed
è "necessario destinare risorse a sostegno degli investimenti in
innovazione e qualificazione dei prodotti soprattutto per le
imprese coinvolte nelle filiere critiche colpite dai dazi. Ad
esempio, si potrebbe riconvertire il piano Transizione 5.0,
visto che ad oggi i crediti d'imposta richiesti sono ben lontani
dall'obiettivo di spesa pari a 6,3 miliardi".
Granelli sollecita anche sostegno alle imprese per prevenire
crisi di liquidità, con la revisione delle regole di forborne
(concessione dei crediti a imprese in difficoltà finanziaria) a
livello europeo e un nuovo Temporary Framework (deroghe al Patto
di stabilità e alla disciplina degli aiuti di Stato). E chiede
anche di puntare sulla diplomazia economica per accompagnare le
imprese nella diversificazione dei mercati di export. "Nel 2024
- sottolinea - le piccole imprese italiane hanno già mostrato
dinamismo sui mercati mondiali, totalizzando 176,1 miliardi di
esportazioni. Un valore in crescita del 3% rispetto al 2023. E'
fondamentale attuare quanto anticipato nel piano nazionale
dell'export, rafforzando il ruolo delle società Sace, Simest,
Cassa Depositi e Prestiti e Ice, all'interno di una
collaborazione semplificata ed accessibile anche al mondo delle
micro e piccole imprese".
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