"L'effetto derivante dall'incremento
dei requisiti pensionistici per il biennio 2027-2028 si
definisce con la pubblicazione del decreto direttoriale entro la
data del 31 dicembre 2025. I requisiti adeguati agli incrementi
della speranza di vita troveranno applicazione per il
riconoscimento della pensione in favore di tutti i lavoratori,
compresi i titolari di prestazioni di accompagnamento alla
pensione come l'iso-pensione e l'assegno straordinario a carico
dei Fondi di solidarietà". Lo sottolinea l'Inps in audizione
alla Bicamerale sugli enti previdenziali. Pertanto, spiega, "si
potrebbe verificare l'ipotesi dei beneficiari di iso-pensione",
ovvero della possibilità di uscire con quattro anni di anticipo
e con onere a carico dell'azienda, "che per effetto
dell'incremento dei requisiti legati all'aumento della speranza
di vita, superino la durata massima della misura e che,
pertanto, potrebbero rimanere senza trattamento di iso-pensione
e senza pensione (fino ad un periodo previsto di tre mesi) per
l'impossibilità dell'Inps di imporre il pagamento alle aziende".
Tuttavia, prosegue l'Inps, "essendo l'Istituto gestore di un
trattamento che viene regolato da un accordo tra azienda e
lavoratore, non si può escludere che gli stessi possano trovare
un'intesa in base a quanto originariamente pattuito. Pertanto,
non rimarrebbe precluso il pagamento della prestazione di
accompagnamento a pensione fino alla prima decorrenza utile
della pensione rideterminata sulla base dei requisiti
pensionistici vigenti alla data di pensionamento".
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