"C'è qualcosa di peggio del gap
salariale tra uomini e donne nel nostro Paese ed è il drammatico
divario di genere in termini di assegni pensionistici. Ieri
l'Inps ha reso noti i numeri: le donne percepiscono pensioni che
sono mediamente il 30% in meno rispetto agli uomini. Quasi 1500
euro in media per gli uomini, appena 1000 euro per la platea
femminile. Si tratta di cifre che certificano un divario
profondo, generato principalmente dal carico di lavoro familiare
in capo alle donne che condiziona i tempi di lavoro e la
carriera lavorativa. Una situazione su cui troppo spesso si è
discusso senza individuare soluzioni, oggi ulteriormente
aggravata dalle scelte adottate dal governo Meloni su Opzione
donna. E' necessario agire sulla previdenza per ridare ruolo e
riconoscimento al lavoro di cura". Lo dichiara la senatrice di
Italia viva, Annamaria Furlan.
"In particolare per le donne madri, tenendo in debito conto
i sacrifici legati alla nascita o adozione di un figlio, il
lavoro di cura necessario e la ricaduta in termini lavorativi e
di crescita professionale - aggiunge - Ho anche presentato nei
mesi scorsi una proposta di legge per concedere contributi
figurativi alle madri, mi auguro possa essere presto discussa
per riportare giustizia nel sistema previdenziale".
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