La Regione continua a seguire il
caso Venator e si fa carico anche dell'indotto legato allo
stabilimento chimico che ha sede nel polo del Casone di Scarlino
(Grosseto). A confermarlo Valerio Fabiani, consigliere per
lavoro e crisi aziendali del governatore Eugenio Giani, che in
attesa dell'incontro presso il Governo dedicato alla Venator,
commenta la firma dell'accordo per la cassa integrazione
straordinaria di sei mesi a favore di 13 dipendenti di Sepin,
ditta che si occupa di lavorazioni legate alla produzione di
biossido di titanio e alla movimentazione di materie prime in
appalto per Venator. I lavoratori di Sepin, si spiega,
"usufruiranno delle misure di politica attiva e aggiornamento
professionale erogate nell'ambito delle risorse Gol della
Regione Toscana per la salvaguardia occupazionale".
"Nel nostro impegno per la continuità della produzione nel
sito di Scarlino c'è anche l'importante indotto che ruota
intorno all'attività di Venator in provincia di Grosseto -
afferma Fabiani -. Ringrazio Sepin per avere dimostrato di
credere nel futuro della produzione, così come ci crediamo noi,
i lavoratori e gli enti locali. Il governo ha appena riconvocato
il tavolo nazionale di monitoraggio per il prossimo 12 maggio,
che ovviamente ci vedrà presenti. Attendiamo risposte da parte
della proprietà inglese di Venator, sia per il breve periodo,
perché bisogna mettere in sicurezza lavoratori prolungando il
contratto di solidarietà in essere, sia in prospettiva, perché
occorre dare certezza a lavoratori e territorio anche in termini
di prospettiva industriale".
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