In Calabria, gli occupati
dell'artigianato sono 53.301, equamente distribuiti tra
lavoratori dipendenti (26.646) e indipendenti (26.655). E'
quanto rileva Confartigianato Imprese Calabria che pubblica, in
occasione della Festa dei lavoratori, i dati aggiornati
dell'Osservatorio MPI (Micro e Piccole Imprese) da cui emerge
che gli artigiani rappresentano quasi un quinto (18,7%)
dell'intera forza lavoro regionale e contribuiscono al 6,4% del
valore aggiunto della Calabria e all'1,8% di quello nazionale
del comparto.
Il 2024 - è scritto nel report dell'associazione - si apre
con un timido ma significativo +0,4% nell'occupazione regionale
(+2.000 unità), trainato esclusivamente dai lavoratori
dipendenti (+8.000), mentre gli indipendenti segnano un calo
(-7.000). Il dato si inserisce in un trend triennale (2021-2024)
che, nonostante i forti contraccolpi globali, dalla guerra in
Ucraina allo shock energetico, fino alla crisi in Medio Oriente,
ha visto un aumento dell'occupazione del 3,9% (+20.000 unità),
contribuendo alla crescita del Mezzogiorno (+8%). Il tessuto
delle micro e piccole imprese si conferma uno dei principali
canali d'accesso al lavoro per i giovani calabresi. Nelle
imprese fino a 49 addetti (tra cui rientra l'intero comparto
artigiano), la quota di dipendenti under 30 è del 20,1%, contro
il 10% delle medie e grandi imprese. Nelle micro imprese con
meno di 9 dipendenti la percentuale sale addirittura al 22,9%.
La crescita dell'occupazione si associa ad un rilevante e
crescente mismatch tra domanda ed offerta di lavoro, soprattutto
se qualificato. Da una analisi dei dati annuali dal Sistema
informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali (2025), nel 2024 nell'artigianato la
difficoltà di reperimento arriva al 52,9%, quota superiore di
7,7 punti percentuali alla media delle imprese del 45,2% e in
aumento 6 punti percentuali rispetto al 46,9% del 2023. Mentre
la difficoltà di reperimento delle micro e piccole imprese si
attesta al 47,8% (2,6 punti in più rispetto alla media). I 10
profili più difficili da trovare per le Mpi calabresi I 10
profili più ricercati (con oltre 200 entrate programmate nel
2024) e più difficili da reperire per le micro -piccole imprese
con 1-49 dipendenti tra professioni tecniche, impiegati,
professioni qualificate nelle attività commerciali e nei
servizi, operai specializzati e conduttori impianti, operai di
macchinari fissi e mobili, conducenti di veicoli, sono: tecnici
programmatori (75,0%), montatori di carpenteria metallica
(72,9%), disegnatori industriali (71,4%), falegnami ed
attrezzisti di macchine per la lavorazione del legno (71,1%),
idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas (69,0%),
pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali (65,6%),
elettricisti nelle costruzioni civili (64,2%), carpentieri e
falegnami nell'edilizia (64,2%), panettieri e pastai artigianali
(63,9%) e autisti taxi, conduttori automobili, furgoni, altri
veicoli trasporto persone (63,9%).
La rivoluzione digitale e la transizione green pongono sfide
ancora più complesse. Nel 2024, le Mpi calabresi prevedono 13
mila ingressi con richieste di competenze digitali avanzate, ma
quasi la metà di questi profili (47,7%) è difficilmente
reperibile. Ancora più critica la situazione nel comparto
artigiano, dove il tasso di difficoltà sale al 50,8%. Sul fronte
ambientale, sono 49.000 i lavoratori richiesti dalle Mpi con
competenze green, ma per oltre 26.000 di queste posizioni
(52,6%) non si riesce a trovare personale adeguato.
Nell'artigianato, delle 7.100 figure attese con competenze
ecologiche, il 56,8% è considerato di difficile reperimento.
"Questi numeri - afferma il presidente di Confartigianato
Calabria, Roberto Matragrano - parlano chiaro: in Calabria il
lavoro non manca, ma mancano le competenze. Se vogliamo rendere
le nostre imprese protagoniste della nuova economia, servono
investimenti massicci e strutturati nella formazione tecnica e
professionale. È fondamentale rafforzare il legame tra scuola,
università, enti di formazione e imprese per colmare il divario
tra domanda e offerta".
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