Economia e legalità, un circuito virtuoso necessario per lo sviluppo strutturale e competitivo del territorio, da valorizzare e implementare anche, e tanto più, attraverso la reintegrazione e il riutilizzo delle aziende sottratte alla gestione delle organizzazioni criminali.
Un obiettivo, è scritto in una nota, che la Camera di commercio
di Vibo Valentia ha rilanciato con la presentazione del Portale
"Open Data Aziende Confiscate", "per condividere un importante
patrimonio di dati e informazioni -ha sottolineato il segretario
generale dell'Ente Bruno Calvetta - e attivare un confronto
concreto e sistematico con gli attori pubblici e privati locali
per l'individuazione di percorsi comuni, sostenibili e
innovativi, finalizzati allo scopo, in stretto coordinamento con
la Prefettura e l'Agenzia per l'amministrazione e la
destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla
criminalità", istituzioni presenti all'incontro rispettivamente
con il viceprefetto e capo di gabinetto Roberto Micucci e con il
dirigente Giuseppe Quattrone".
Il Portale "Open data Aziende Confiscate", introdotto dal
responsabile Area promozione dell'Ente camerale vibonese
Maurizio Caruso Frezza, è parte del progetto del sistema
camerale O.K. Open Knowlwdge che, prosegue la nota, "trova il
suo fondamento nel principio dell'open government, ovvero in un
modello di amministrazione volto a rendere procedimenti e
decisioni più trasparenti e aperti alla partecipazione
collettiva proprio attraverso la condivisione dei contenuti; il
coinvolgimento di Istituzioni, imprese, enti del terzo settore,
Università ed Enti di Ricerca in azioni sinergiche di
conoscenza, monitoraggio e recupero delle aziende confiscate;
inoltre, di formazione dei target interessati all'utilizzo e
all'elaborazione dei dati del Portale stesso".
A tutto questo, come ha spiegato Giuseppe Del Medico di
Unioncamere Nazionale, responsabile del progetto, "si arriva
attraverso varie e successive fasi che prendono avvio proprio
con la presentazione del portale per proseguire con Webinar,
utili a diffondere capillarmente la conoscenza dello strumento e
a illustrare modalità di accesso e navigazione, dati e loro
utilizzo, nonché aspetti del processo di sequestro e confisca; e
ancora con Laboratori, per ascoltare le esigenze degli
stakeholder e costruire, incrociando anche le informazioni di
altre banche dati (a partire dal Registro imprese) percorsi
comuni di «conoscenza» sulle imprese confiscate e di supporto
alle azioni di reintegro; e infine, un Convegno per illustrare e
condividere i risultati raggiunti, le proposte elaborate, le
soluzioni possibili".
Un progetto composito, dunque, in cui il Portale "Open Data
Aziende Confiscate", prosegue la nota, "ha centralità per
l'analisi, monitoraggio e supporto alle politiche e alle azioni
volte a restituire al mercato legale le imprese sottratte alla
criminalità organizzata nonché a consentire l'effettivo
controllo sociale da parte della collettività sugli interventi
in corso d'opera e sugli effetti da essi derivanti, e tanto più
funzionale ed efficace in quanto, come ha ricordato nel suo
intervento Paolo Cortese, Project manager del Centro Studi delle
Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, informazioni e dati
hanno il valore aggiunto della tempestività, poiché vengono
aggiornati e resi disponibili in tempo reale".
"Così - conclude la nota - la Camera di Commercio di Vibo
Valentia, guidata dal commissario Sebastiano Caffo, intende
rafforzare un modello di economia orientato ai principi di
legalità ed eticità condividendo un importante know how camerale
che, orientato al riutilizzo dei beni confiscati,
complessivamente preserva anche posti di lavoro, rilanciando
l'economia sana di tutto il territorio".
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