I sindacati dei professionisti
"sono determinanti, perché hanno a che fare costantemente con la
base, hanno l'ossessione per quello che fanno, dedicano tempo
gratuitamente alla categoria. O sono pazzi", coloro che ne fanno
parte, "o sono innamorati". Ad esprimersi così il presidente
dell'Ungdcec (Unione giovani dottori commercialisti ed esperti
contabili) Matteo De Lise, dal palco del convegno nazionale
della sua associazione, che si svolge a Genova. L'assise sarà
l'ultima guidata dal professionista napoletano, perché sabato
mattina verrà eletto il nuovo numero uno del sindacato dei
giovani dottori commercialisti.
Nel corso del suo intervento De Lise ha fatto riferimento, tra
l'altro, alla normativa sull'equo compenso per le prestazioni
dei liberi professionisti, in vigore dal maggio scorso,
evidenziando come l''Ungdcec avesse "fatto bene, sin
dall'inizio, a sostenere che la legge, così com'è, non sarebbe
bastata per aiutare la categoria" che, ha rammentato, "non ha
riserve legali" per l'esercizio della professione. E, dunque,
potrebbe dover fronteggiare la concorrenza di quanti, non
iscritti agli Albi, non sono soggetti ai 'paletti' dell'equo
compenso.
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